Nei suoi primi 250 anni di vita il Royal & Ancient Golf Course of Saint Andrews non ha mai voluto occuparsi di Handicapping.

Pur trattandosi di un artificio che permette a golfisti di diversa abilità di affrontarsi (più o meno) alla pari, qualsiasi sistema di Handicap è però ben lontano da essere una “scienza esatta”.

Anche per questo St Andrews perciò ha sempre demandato a tutte le Unions (cioè le Federazioni britanniche) la formazione del Council of Golf National Unions (CONGU).

Questa istituzione ha gestito il Sistema Handicap in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda (sia nell’Irlanda del Nord, sia nella Repubblica dell’Eire).

Nel 2004, a St Andrews si sono alla fine formati due enti – sempre associati fra loro, ma con compiti diversi. Da una parte il Circolo di Golf, che mantiene il suo vecchio e glorioso nome di Royal & Ancient Golf Club of St Andrews, e segue le attività agonistiche – compreso l’organizzazione dell’Open Championship – dall’altra, sotto la sigla “R&A”, l’ente che agisce, in accordo con la USGA, da “governing body”, con responsabilità su tutto il mondo.

Ma mentre finora R&A e USGA governavano le “Regole del Golf”, le “Regole dell’Amateur Status”e le Normative relative all’Equipment (cioè le norme per la costruzione di bastoni da golf e palline da utilizzate in gara), l’R&A – contrariamente all’USGA – non era coinvolto in questioni di Handicap.

All’incirca cinque anni fa l’R&A – abbandonando la sua “grande saggezza” – ha ceduto alle richieste dell’USGA iniziando a lavorare insieme per mettere a punto un sistema mondiale – il nuovo World Handicap System (WHS).

Come nel gennaio 2019 sono cambiate le Regole del Golf, nel corso del 2020 in tutto il mondo verrà adottato il nuovo Handicap System. Contrariamente a quanto avvenuto per le Regole, però, non tutte le Federazioni passeranno al nuovo sistema alla stessa data.

Tutte (o quasi) hanno espresso il desiderio di farlo durante l’inverno – in quanto l’attività sportiva è molto più limitata.

Discorso spostato di sei mesi nell’emisfero sud, ma differenziato anche in alcuni paesi mediterranei (Malta, Cipro, Turchia, Marocco, ecc.) che hanno una attività golfistica maggiore durante l’inverno.

Inoltre molti paesi hanno fatto presente che le modifiche al sistema informatico necessarie per il passaggio al nuovo sistema Handicap sono rilevanti e quindi avranno bisogno di più tempo.

È stato quindi deciso di lasciare alle singole Federazioni la scelta della data per passare al nuovo sistema, comunque fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020.

I SISTEMI DI HANDICAP ESISTENTI

Attualmente in tutto il mondo ne sono attivi sei diversi, tutti coinvolti nel lavoro preparatorio per arrivare al nuovo WHS. Eccoli:

Il Sistema USGA – utilizzato negli Stati Uniti e in Canada

Il Sistema CONGU – al quale abbiamo già accennato, utilizzato oltre che in Gran Bretagna e Irlanda in molti paesi dell’Asia, dell’Africa e del Sudamerica – che hanno sempre guardato all’R&A come loro “Governing Body”

Il Sistema EGA – utilizzato in tutta l’Europa continentale

Esistono inoltre i Sistemi Australiano, Sudafricano e Argentino, in vigore nei rispettivi paesi, che si sono via via staccati dal sistema CONGU – dal quale essenzialmente derivano – per apportare alcune modifiche secondo le loro necessità o preferenze.

Fra questi, sviluppi e idee interessanti sono venute soprattutto dall’Australia: noi in Italia abbiamo derivato da loro il metodo per scendere di Hcp anche in “4 palle”.

Subito un chiarimento importante: un sistema Handicap completo consiste di due parti complementari: una riguarda il “Course Rating”- cioè la valutazione della difficoltà del campo – e una è relativa alla gestione dell’Handicap.

Per quanto riguarda il “Course Rating”, nel nuovo WHS verrà adottato il Sistema dell’USGA – cioè quello dell’EGA.

Nella fase iniziale non ci sarà alcuna modifica al sistema Rating in vigore, anche se già prevista una revisione nel giro di pochi anni, per ovviare ad alcuni inconvenienti registrati – come il fatto che l’attuale CR dà molta importanza alla lunghezza del campo, ma non peso sufficiente alle difficoltà date dagli ostacoli (OSV – Obstacle Stroke Value).

Per quanto riguarda la gestione dell’Handicap, i sistemi vengono suddivisi in due gruppi:

υ gli “Incremental Systems” (CONGU ed EGA)

υ gli “Average Systems” (USGA) da cui deriva il nuovo WHS

Dal momento che dovremo passare da un sistema “Incremental” a uno “Average”, è importante capirne la differenza.


Incremental Systems: le variazioni di Handicap dopo ogni giro avvengono mediante aumenti o diminuzioni dell’Hcp Esatto (EGA Hcp), in base al risultato ottenuto.

Se il netto è al di fuori della cosiddetta “Zona Neutra” (“Buffer Zone”), si ha una variazione dell’Hcp Esatto, in su o in giù (cioè un “Incremento positivo o negativo”).

Se il risultato netto è meglio del proprio Hcp (parlando in termini Stableford, meglio di 36 punti) si ha una diminuzione dell’EGA Hcp di qualche decimale, in base al risultato ottenuto e alla categoria di hcp del giocatore.

Se si gioca peggio, con risultato Stableford al di sotto del limite della “zona neutra” si ha un aumento dell’Handicap esatto di un decimale (la cosiddetta “virgola”).


Average Systems: nel futuro WHS, come nel Sistema USGA, l’Hcp esatto (chiamato”index”) è dato dalla media dei migliori risultati sugli ultimi 20 ottenuti. Ma mentre nel sistema USGA si fa la media dei 10 migliori risultati sugli ultimi 20, nel futuro WHS si farà la media degli 8 migliori risultati sugli ultimi 20.

Con il nuovo sistema pertanto scompaiono la “famigerata virgola”, le “zone neutre” e le “Categorie EGA” come le conosciamo ora (con limite fino a 4,4, a 11,4, a 18,4, a 26,4 e a 36), anche se ovviamente nelle gare di Circolo si potranno sempre istituire Categorie di Gara, basate sugli Hcp esatti o sugli Hcp di gioco. Rimane invece il calcolo dell’“Hcp di gioco” come lo conosciamo oggi, basato su Par, CR e Slope del percorso.


COSA CAMBIERÀ PER NOI GIOCATORI?

Dal punto di vista pratico dovremo adattarci a qualche cambiamento: in prima battuta possiamo dire che se un giorno giochiamo male, non succede nulla.

Niente “virgola”- e il nostro brutto risultato non rientrerà fra gli “8 migliori degli ultimi 20″ – quindi il nostro hcp esatto (il nostro “index”, dato dalla media degli 8 migliori) non cambierà.

Se giochiamo bene, è probabile che il nostro risultato rientri fra gli 8 migliori, scartando quello che era il “più brutto degli 8” – quindi la nostra media potrebbe migliorare un pochino e il nostro hcp scendere di conseguenza. In linea di massima le variazioni di hcp dovrebbero quindi avere entità più limitata.

Ma ci sono degli “avvertimenti”: il vero pericolo è quando un nostro risultato molto buono, magari il migliore, risale a “20 volte fa”.

Gioco ancora una volta e quel risultato – non ­rientrando fra gli ultimi 20 – non fa più media.

Se il mio nuovo risultato non è altrettanto buono, il mio Handicap sale!

L’altro “avviso” è legato a una lunga serie di cattivi risultati. Quando un giocatore è in fase calante con brutti score, questi cadranno tutti negli ultimi 20, ma prima o poi rischiano di entrare anche fra gli 8 migliori! E allora l’Handicap comincia a salire.

L’altra cosa alla quale dovremo abituarci è che oggi prendiamo una virgola sia se facciamo 30-31 punti o 22-24.

L’hcp aumenta sempre di 0,1. Un domani, se i nostri cattivi risultati dovessero entrare fra gli 8 migliori – cioè quelli che fanno media – una cosa è l’equivalente di un 30-31 punti Stableford (cioè 5-6 colpi peggio del proprio hcp) e una cosa ben diversa è un 24-26 punti Stableford, cioè un risultato netto di 10-12 colpi sopra il par!

A questo punto è necessario spiegare come si calcoleranno i risultati con il nuovo sistema.

IL CALCOLO DEI RISULTATI

Come ben sappiamo, nel nostro attuale sistema EGA – anche nel caso si dovesse giocare una gara Strokeplay (Medal) – ai fini dell’Hcp si registrano i risultati in versione Stableford. Nel futuro sistema sarà – in un certo senso – il contrario, e cioè anche se dovessimo giocare una gara con formula Stableford, i risultati – ai fini dell’Hcp – verranno “calcolati”, così come già avviene sia nel metodo USGA che nel CONGU, in versione Medal “plafonata” a un massimo di “doppio bogey netto” (“Nett double Bogey”).

Come ben sappiamo nel punteggio Stableford un giocatore ottiene 2 punti se in una buca registra un risultato di “Par netto” (cioè dopo eventuali colpi di vantaggio in quella data buca).

Ne riceve 1 se fa “Netto Bogey” (cioè un colpo sopra il Par), e zero se lo score è “Netto doppio Bogey “- cioè netto 2 colpi sopra il Par.

Nel nuovo sistema – al contrario – si verifica il lordo a ogni buca, con il limite superiore dato dal “doppio bogey netto” – quindi dal risultato che avrebbe dato zero punti Stableford.

Sottraendo l’Handicap di gioco si può ottenere – volendo – una classifica netta “plafonata”

Facciamo un esempio: buca par 4, nella quale il giocatore riceve un colpo di Hcp.

Se il giocatore segna 5 (Par netto), riceve 2 punti Stableford, se registra 6 (Netto Bogey) riceve 1 punto. Con 7 (Doppio Bogey netto) nessun punto. Per score superiori a 7 – o nel caso di buca non finita – sono sempre zero punti.

Con il nuovo sistema, registrerà il risultato ottenuto fino ad un massimo (in questo caso) di 7. Se dovesse tirarne 8, 9 o non finire la buca, ai fini dell’Hcp sarà sempre 7.

Noi continueremo a segnare sullo score il risultato lordo ottenuto.

Sappiamo che se dovessimo ottenere su una buca un risultato superiore a “doppio bogey netto”, o in gara Stableford una X, ai fini dell’Hcp sarà un “doppio bogey netto”.