Nel 2019 il mio gioco con i ferri non è stato buono come avrei voluto quindi, dopo l’intervento al ginocchio sinistro alla fine della scorsa stagione, ho iniziato a lavorare duramente per riportare i miei colpi al livello di qualche anno fa. 

Tutti i giocatori di golf sanno come ci si sente affrontando gli alti e bassi in ogni parte del gioco.

Per me il problema principale è stato quello di avvertire di essere meno sincronizzato e non riuscire a far scendere il bastone correttamente in modo costante.

È buffo pensare come, quando uno si concentra su una parte del suo gioco che non lo soddisfa, le cose possano cambiare in un attimo.

A me è successo durante la FedEx Cup 2020: stavo già swingando meglio, ma durante i playoff, tutto ha iniziato a funzionare davvero.

Ho vinto due dei tre eventi finali e sono arrivato secondo nell’altro, riuscendo così a tornare al primo posto del World Ranking. E ho chiuso la stagione con il mio primo successo al Massters.

Se volete sapere in che modo ho perfezionato i miei ferri, continuate a leggere.


ZONA D’IMPATTO: STACCATE LA PALLA DAL TERRENO

Alcuni professionisti sul Tour fanno zolle sottili, altri scavano in profondità, ma nel momento in cui il bastone raggiunge la palla facciamo tutti la stessa cosa: ognuno di noi ha la testa del suo bastone che si muove più velocemente in quello spazio appena prima e dopo il contatto. È importante quindi risparmiare le energie per la zona d’impatto, il che significa sentirsi sciolti quando fate il backswing e il downswing. Volete che il vostro downswing prenda velocità quando il bastone si avvicina alla palla. Parlerò di più del mio backswing e del momento di transizione nelle pagine seguenti, ma sappiate solo che con la maggior parte dei ferri io faccio lo swing solo all’85%, per assicurarmi che tutto sia perfettamente sincronizzato. Provate a cambiare il timing in modo che tutto risulti fluido fino all’ultimo istante prima che il bastone raggiunga la palla. Questo vi aiuterà a staccare la palla dal terreno nel modo corretto.

IL SETUP E IL BACKSWING: CONTROLLATE  E POI FATELO DI NUOVO

Abbiamo tutti delle tendenze negative che a volte si insinuano nel nostro swing e rendono più difficile eseguire ciò che stiamo cercando di mettere in atto. Ecco perché controllo sempre il setup e il backswing – le parti dello swing che posso davvero monitorare. Io preferisco mettermi leggermente aperto (allineato a sinistra del bersaglio) per pre-impostare il fade, il tipo di colpo che prediligo, ma di tanto in tanto mi ritrovo messo square/neutro rispetto al bersaglio, cosa che mi porta a sbagliare a destra. L’altro mio problema che è facile da percepire o individuare si presenta nel backswing: comincio a sollevare il bastone invece di ruotare bene con il corpo. Gli errori che io tengo d’occhio potrebbero ovviamente non essere i vostri ma il punto è conoscere bene le vostre cattive abitudini e assicurarvi di fare tutto il possibile per tenerle lontane dal vostro swing.

IL MOMENTO DELLA TRANSIZIONE: CAMBIATE DIREZIONE IN MODO FLUIDO

Una delle cose più importanti che differenziano i ferri dai legni è che con i primi non state costantemente cercando di tirare la palla il più lontano possibile. Con i ferri non si tratta di fare distanza ma soprattutto di controllarla. Per me è molto più semplice effettuare un colpo di una lunghezza specifica quando eseguo uno swing dal timing fluido e ripetitivo. Ci lavoro molto e la considero la chiave dei miei risultati con i ferri. Non bisogna né velocizzare lo swing né pensare semplicemente di buttare giù il bastone dall’apice ma immaginare che stia cadendo. Provate ad avere questa sensazione quando passate dal backswing al downswing. Quando vi allenate prestate attenzione a quanto lontano va la palla con ciascuno dei vostri ferri, specialmente quando ne prendete uno bene. In questo modo saprete sempre se avete portato il bastone a contatto con la palla in modo corretto, e tutto inizia con l’essere fluidi dall’alto verso il basso.

IL DOWNSWING: FATE LO SWING IN AVANTI E POI COLPITE

Un problema che a volte mi si presenta è abbastanza comune anche in molti amateur. Se non riesco a spostare il peso verso il bersaglio attraverso l’impatto faccio fatica a mettere il bastone dietro alla palla come vorrei. I miei swing peggiori quindi si presentano quando rimango indietro. Quando gioco le Pro-am vedo molti dilettanti rimanere col peso sul piede posteriore quando finiscono il colpo, nel tentativo di alzare la palla da terra con i ferri. Di solito fanno flappa o top. Dovete invece schiacciare la palla con i ferri per comprimerla, portare il peso in avanti nel downswing per ottenere un buon contatto. Capirete che vi state spostando verso il bersaglio in modo corretto e che state attraversando bene la palla solo se fate la zolla dopo il contatto. Potete vedere in questa foto a destra come la palla si sia staccata dalla faccia mentre la testa stia ancora solcando il terreno.

IL FOLLOW-THROUGH: ATTRAVERSATE LA PALLA

Questa espressione, “attraversare la palla”, potrebbe sembrarvi strana se siete nuovi al golf ma è la sensazione che si desidera avere praticamente in ogni colpo e specialmente in un ferro preso bene. Per fare in modo che ciò avvenga dovete mantenere alta la velocità delllo swing e continuare a girare il vostro corpo anche dopo che la palla è partita. Siccome mi piace giocare per lo più in fade, per me è davvero importante continuare a girare. Se il corpo smette di ruotare verso il bersaglio subito dopo l’impatto probabilmente trasformerete un bel fade in un bello slice. Il vostro petto dovrebbe puntare a sinistra del bersaglio (per i destri) quando finite lo swing (foto a destra). Se riuscite a fare lo swing con un timing fluido, ad accelerare il bastone verso il basso e attraverso la zona d’impatto e a continuare a girare anche dopo aver colpito la palla, i vostri ferri miglioreranno di sicuro.

Dustin Johnson instruction at the Grand Del Mar Golf Club on Wednesday September 04, 2019.