Otto tagli mancati consecutivamente e mai un giro sotto i 70 colpi negli ultimi 18. Poi lo stop di qualche settimana per ritrovare fiducia in se stesso.

Così è arrivato James Hahn al Wells Fargo Open, torneo che ha giocato ad alto livello dall’inizio alla fine. L’epilogo è avvenuto al play off, nel quale ha superato Roberto Castro. Nella settimana che precede The Players Championship l’americano è passato dal 120° al 26° posto nella FedExCup ritrovando piena fiducia nei propri mezzi. Hahn si è messo alle spalle grandi giocatori che però hanno dimostrato di essere in ottima forma in vista del TPC.

Justin Rose si è classificato in terza posizione a un colpo dai leader seguito dalla coppia Phil Mickelson e Rory McIlroy rientrati alla grande con un ultimo giro in 66 colpi. Amaro in bocca per Rickie Fowler, leader al via del giro conclusivo, e franato sino al quarto posto a causa di un giro finale in 74 colpi, due sopra il par.

Francesco Molinari ha completato la rimonta con un giro in 71 e lo score di -2 finale. Il torinese ha chiuso il torneo al 17° posto, stesso punteggio dell’Australiano di Adam Scott.

TERZO GIRO – Promessa mantenuta, almeno fino a 18 buche dal Termine. Aveva detto che si sentiva pronto per puntare alla testa testa della classifica e così è stato. Rickie Fowler (207 – 71 68 68, -9) ha preso il controllo del Wells Fargo Championship (PGA Tour) che si sta disputando sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina, dove Francesco Molinari, 19° con 215 colpi (72 70 73, -1) ha guadagnato cinque posizioni.

A un giro dal termine Fowler, che ha già vinto questo torneo nel 2012, precede di un colpo Roberto Castro (208, -8) e di due James Hahn e l’inglese Justin Rose (209, -7). È sceso al quinto posto con 210 (-6) Andrew Loupe, in vetta per 36 buche, che è affiancato da Scott Langley, e sono in alta classifica anche il sudafricano Retief Goosen, nono con 212 (-4), e l’inglese Paul Casey, decimo con 213 (-3), che però difficilmente potranno agganciare i primi.

Hanno lo score di Molinari anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, l’australiano Adam Scott, il giapponese Hideki Matsuyama, risalito dalla 62ª piazza, e Phil Mickelson, sceso dalla quinta. Navigano in retrovia Patrick Reed, 40° con 217 (+1), l’argentino Angel Cabrera, 61° con 219 (+3), il sudafricano Ernie Els, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Ian Poulter, 69.i con 221 (+5), l’inglese Luke Donald e il fijiano Vijay Singh, 72.i con 222 (+6).

Rickie Fowler, 28enne di Murrieta (California), tre titoli nel tour e la prossima settimana defender nel prestigioso The Players Championship (12-15 maggio), ha fissato il suo score nell’arco di nove buche, dall’ottava alla 16ª con, nell’ordine, tre birdie, due bogey e altri tre birdie. Per certi versi è stato di parola, perché al termine del secondo turno aveva dichiarato di voler puntare al primato. A obiettivo raggiunto ha detto: “La cosa principale era solo quella di assicurarmi una possibilità di vincere. Non ha importanza essere in testa o poco dietro, ma ero ben deciso a non rimanere fuori dalla corsa al titolo. Non ho problemi ad affrontare la fase decisiva sia da leader, che da secondo o da terzo, soprattutto quando mi sento in condizione come ora”.

Un po’ particolare il giro di Francesco Molinari che, come spesso gli accade, ha accusato quasi subito un bogey, nell’occasione alla quarta buca, segnando nel resto del campo solo par, ben 17 (73, +1). Un comportamento improntato alla prudenza, come testimoniano le 47 buche complessive, su 54, concluse in par e con quattro birdie e tre bogey sulle altre sette.

Piuttosto frizzante, invece, Rory McIlroy, che ha ottenuto lo stesso 73, ma con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey, una sorta di altalena in parte effetto di qualcosa da rivedere nel gioco.

Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.

SECONDO GIRO – Sono bastati due colpi sotto il par a Francesco Molinari (24° con 142 colpi, 72 70, -2), per guadagnare 29 posizioni nel secondo giro del Wells Fargo Championship (PGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina.

È rimasto da solo al comando con 136 colpi (65 71, -8) Andrew Loupe (nella foto), inseguito da Roberto Castro (137, -7), rinvenuto dalla 30ª piazza grazie a un 66 (-6), miglior score di giornata. Al terzo posto con 138 (-6) Chesson Hadley e Mark Hubbard e sono saliti al quinto con 139 (-5) Phil Mickelson e Rickie Fowler,  affiancati da Brian Harman, Daniel Berger, Scott Langley e da Steve Wheatcroft, in vetta con Loupe dopo un turno.

Con un’andatura altalenante, ma efficace (parziale di 69, -3), il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, ha rimediato a un giro iniziale difficoltoso e si è portato alla pari (24°) con Molinari. Non sembrano avere il passo giusto per incidere sul torneo l’australiano Adam Scott e il sudafricano Ernie Els, 35.i con 143 (-1), Patrick Reed, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Ian Poulter, 45.i con 144 (par), e hanno evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile il fijiano Vijay Singh, l’argentino Angel Cabrera, l’inglese Luke Donald e il giapponese Hideki Matsuyama, 62.i con 145 (+1). Fuori lo svedese Henrik Stenson, 86° con 147 (+3), e Jim Furyk, 105° con 148 (+4), al rientro dopo un lungo stop forzato.

Andrew Loupe, 28enne di Baton Rouge (Louisiana) con un solo successo in carriera nel Web.com Tour, ha rallentato l’andatura, ma con quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1) ha comunque mantenuto la leadership. Roberto Castro ha realizzato il 66 con con sette birdie, tre bogey e uno spettacolare eagle alla buca 18° dove ha messo a segno la palla con il secondo colpo da circa 200 metri.

Francesco Molinari è partito nel modo migliore con un birdie dopo tre buche. Ne ha aggiunti altri due alla 14ª e alla 15ª, poi è arrivato l’unico bogey (70, -2).

Rory McIlroy, ancora alle prese con qualche problema di gioco, è sceso fino a cinque colpi sotto il par (un eagle, cinque birdie e due bogey), ma ha lasciato due colpi al campo, con altrettanti bogey, in chiusura.

Rickie Fowler, preso spunto dal 68 (-4, con cinque birdie e un bogey), ha espresso il suo ottimismo: “Questo giro è stato molto indicativo sulla mia condizione  in vista della difesa del  titolo nella prossima settimana al The Players Championship. Ho eseguito un ottimo putt per il par sull’ultima buca che mi ha consentito di mantenermi a portata di mano dalla prima posizione. Domani vedremo se sarò in grado di avvicinarmi ulteriormente o magari di passare avanti”.

Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.

PRIMO GIRO – Due outsiders, Steve Wheatcroft e Andrew Loupe, sono in vetta con 65 colpi (-7) nel Wells Fargo Championship (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina, dove Francesco Molinari e al 53° posto con 72 (par) insieme allo svedese Henrik Stenson.

Seguono la coppia di testa l’indiano Anirban Lahiri, terzo con 66 (-6), Kevin Chappell e il sudafricano Dawie Van Der Walt, quarti con 67 (-5), Daniel Berger, l’australiano John Senden e il neozelandeseTim Wilkinson, sesti con 68 (-4).

Sono nelle prime posizioni anche Phil Mickelson e il sudafricano Retief Goosen, noni con 69 (-3), e gli inglesi Justin Rose, Ian Poulter e Paul Casey, 17.i con 70 (-2). Non hanno brillato, ma non hanno perso molto, Rickie Fowler e il tedesco Martin Kaymer, 30.i con 71 (-1), mentre dovranno cambiare ritmo per evitare il taglio il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, Patrick Reed, Jim Furyk, al rientro dopo una lunga assenza, l’australiano Adam Scott, il fijiano Vijay Singh e l’argentino Angel Cabrera, 75.i con 73 (+1), così come il giapponese Hideki Matsuyama, 101° con 74 (+2).

Entrambi i leader sono alla ricerca della prima vittoria nel PGA Tour. Steve Wheatcroft, 38enne di Indiana (Pennsylvania), con due vittorie nel Web.com Tour, il secondo circuito statunitense, ha realizzato due eagle, insieme a cinque birdie e a due bogey. Andrew Loupe, 28enne di Baton Rouge (Louisiana), a segno una volta sul Web.com Tour, ha fatto percorso netto con sette birdie.

Francesco Molinari è partito dalla buca 10 con un bogey, lo ha pareggiato con un birdie alla 15ª (la sesta giocata) e poi ha tenuto una condotta piuttosto prudente fino al termine concludendo le altre 12 buche in par.

Rory McIlroy, anch’egli al via dalla 10ª, è giunto al giro di boa con un pesante 40 (+4) sullo score, per due bogey e un doppio bogey, ma ha ben reagito nel rientro con quattro birdie, contro un bogey.

“Ho avuto problemi – ha detto – con lo swing nella prima parte e ho perso quattro colpi. Allora mi son detto che avrei dovuto giocare con un po’ più di libertà, pensando meno alla tecnica, e le cose sono migliorate. Ho bisogno di andare in campo pratica e capire perché i miei colpi tendevano ad andare a sinistra”.

PROLOGO: Il nordirlandese Rory McIlroy (nella foto al bilirado con Rickie Fowler), numero tre mondiale, difende il titolo nel Wells Fargo Championship(5-8 maggio), torneo del PGA Tour che, sul percorso del Quail Hollow Club, a Charlotte nel North Carolina, anticipa di una settimana il prestigioso The Players Championship (12-15 maggio), la gara più ricca del circuito con un montepremi di ben 10,5 milioni di dollari.
Torna in campo Francesco Molinari in un ottimo field che comprende Phil Mickelson, Rickie Fowler, Patrick Reed, l’australiano Adam Scott, il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Henrik Stenson, gli inglesi Justin Rose, Luke Donald, Paul Casey e Ian Poulter e il giapponese Hideki Matsuyama.
Rientra Jim Furyk, assente dallo scorso settembre per un problema al polso, e disputa la terza gara da professionista Bryson DeChambeau che per quasi tutti gli addetti ai lavori è destinato a un grande avvenire. Non sono tra i favoriti, ma contribuiranno con la loro classe allo spettacolo, i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, l’irlandese Padraig Harrington, il fijiano Vijay Singh e l’argentino Angel Cabrera.
Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 dollari andranno al vincitore.