Prendetevi tutto ma non la mia Giacca verde. Non è una pubblicità ma la storia di Bill King signore di Baltimora e della controversia nata direttamente e nientepopodimeno che con l’Augusta National.

L’oggetto della disputa è la Giacca Verde che il signore americano usa quotidianamente mentre va a fare la spesa o porta fuori il cane. Una Giacca Verde che l’Augusta National sta cercando in tutti i modi di riavere insieme ad altri due esemplari finiti all’asta e che secondo gli avvocati e i membri del circolo in Georgia deve tornare a tutti costi a “casa”.

Il tessuto è quello originale degli anni ’30, lana pesante e un’etichetta interna con il nome di John Alfieri, sarto di lunga data del circolo più esclusivo al mondo. Ma è il logo nel taschino a renderlo ancora più raro, lo stemma originale degli anni ’40 dell’Augusta National Golf Club. 

Dopo la denuncia per furto e dopo essersi visto su giornali e siti internet, Bill King ha chiarito di essere il legittimo proprietario della Giacca. Il suo bisnonno George Ellis King era il diretto possessore e la prova tangibile sono le iniziali G.E.K. ricamate nella tasca interna. George King frequentò, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Augusta National (e il circolo lo ha confermato); da lì la Giacca Verde è passata di generazione in generazione, di Paese in Paese fino ad arrivare nell’armadio del bisnipote Bill.

Ora Bill King si trova davanti a un bivio: tenersi la giacca come cimelio di famiglia oppure ridarla ai membri di Augusta a fronte di un bottino a sei cifre che gli permetterebbe di mandare tranquillamente all’università i suoi due figli. Forse qualcuno non ci penserebbe un secondo a fare la scelta ma, si sa, noi amanti del golf siamo dei sentimentali, preferiamo “gongolarci” e mettere in piedi un museo dei ricordi sulle nostre coppe e piattini vinti col sudore della fronte dopo un weekend di fatiche sui green del nostro circolo. Figuratevi Bill King che ha tra le mani il Santo Graal del golf!