Mancava praticamente solo lui, Tiger Woods, tra i top player mondiali che pubblicamente non si erano ancora espressi sulla drammatica emergenza sanitaria mondiale in atto.

Il veloce propagarsi del Covid-19 ha costretto allo stop praticamente tutti gli sport in ogni angolo del pianeta o quasi. Solo la USGA, la United States Golf Association, organizzatrice dello U.S. Open maschile e femminile e dei principali campionati statunitensi, ha dichiarato che si riserverà di prendere una decisione definitiva più avanti e che al momento tutti i tornei, in programma originariamente a partire dal mese di giugno, restano confermati.

Tiger Woods da parte sua ha ieri sera per la prima volta affrontato l’argomento Coronavirus pubblicamente. Il 15 volte campione major lo ha fatto attraverso un tweet: “Ci sono cose più importanti che un torneo di golf in questo momento. Dobbiamo cercare di stare al sicuro, comportarci in modo responsabile e fare quello che è meglio per la nostra salute, quella dei nostri cari e dell’intera comunità in cui viviamo”.

Settimana scorsa PGA e LPGA Tour hanno annunciato la cancellazione dei tornei in programma per almeno il prossimo mese. Venerdì scorso anche il Masters ha seguito il trend, comunicando che il torneo non si sarebbe disputato in primavera per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale e che, se possibile, sarà recuperato più avanti nella stagione.