A poco più di una settimana dal via del primo major della stagione 2022, il mondo del golf intero non si chiede altro: Tiger Woods sarà davvero in campo ad Augusta?

La notizia è iniziata a circolare lo scorso fine settimana quando molti siti hanno riportato il fatto che nell’elenco ufficiale attivo degli invitati a questa 86esima edizione appariva ancora il nome di Tiger Woods, senza che questo avesse ancora rinunciato.

Ma quanto c’è di vero e quanto si tratta invece di semplici speculazioni dietro a quello che sarebbe un clamoroso rientro del Fenomeno al golf professionistico dopo soli 14 mesi dal terribile incidente in auto in cui ha rischiato la vita?

Woods ha passato 25 anni a trasformare tutto ciò che era straordinario in ordinario, specialmente all’Augusta National, la tela di tanti dei suoi capolavori più belli. La rete è in questi giorni inondata di voci, alcune credibili altre no, quindi proviamo a mettere un po’ di chiarezza sulla questione.

Woods rimane ad oggi nell’elenco ufficiale dei partecipanti sul sito web del Master.

Cosa pensiamo: ogni giocatore qualificato al Masters viene incluso nella pagina dei partecipanti su Masters.com fino a quando non comunica all’Augusta National che non prenderà parte al torneo. C’è un elenco di campioni del passato che non giocheranno in fondo alla pagina, che include Phil Mickelson, ma non Tiger Woods. Se il Masters fosse un evento del PGA Tour significherebbe che Tiger è ufficialmente entrato nel torneo e ha compilato la registrazione pre-evento. Il Master, invece, è diverso: gli organizzatori del torneo presumono che giocherai finché non comunichi che non lo farai. Sembrerebbe quindi che Tiger non abbia ancora detto no, non gioco, piuttosto che aver confermato la sua presenza.

Dall’incidente Woods ha costantemente affermato di essere lontano dal passo gara e ha sottolineato la differenza tra il golf che sino ad ora ha giocato a casa e in qualche evento e il PGA Tour. Lo ha dichiarato all’Hero World Challenge e al PNC Championship a dicembre e al Genesis Invitational lo scorso mese.

Cosa pensiamo: sta gestendo le aspettative. Non ne guadagnerebbe nulla dicendo ai media che si sta avvicinando sempre più al ritorno, metterebbe solo più pressione su se stesso per giocare entro una certa data e aumentare l’attenzione mediatica sul processo di recupero fisico. Woods preferisce invece lavorare in silenzio, lontano dalle telecamere, e dare notizie solo quando ne ha davvero. Non pensa che cose tipo “Ho giocato 18 buche complete per la prima volta” sia una novità da comunicare. Ricordate quando postò il video del suo swing dal nulla alla fine del 2021? Ecco come funziona Tiger: grandi notizie o nessuna notizia. Con questo in mente è probabile che Woods abbia sottovalutato la sua riabilitazione per reprimere la speculazione e permettersi di lavorare in pace e senza aspettative.

Woods è stato visto nei giorni scorsi giocare nel suo campo di casa, il Medalist Golf Club.

Cosa pensiamo: Tiger è progredito fisicamente dall’ultima volta che lo abbiamo visto swingare pubblicamente al PNC Championship insieme a suo figlio Charlie. Il gioco, in particolare i ferri corti, i wedge e il put, è stato davvero impressionante quella settimana date le circostanze, ovvero meno di 10 mesi dopo il traumatico incidente d’auto. Ma giocare in cart con un format scramble e su un campo completamente piatto ha permesso a Tiger di scegliere quali colpi effettuare o meno. Quando Charlie effettuava un buon tee shot, Tiger non si preoccupava nemmeno di giocare. Se trovava la palla in un brutto lie lasciava il colpo al figlio.

La competizione vera, soprattutto in un major, è tutta un’altra storia. Woods dovrebbe percorrere il campo 5/6 volte in una settimana. Il terreno mosso dell’Augusta National è uno dei più faticosi del tour ed è molto facile trovarsi con lie irregolari. È un campo tecnico ma anche molto fisico. Sembra che Tiger stia testando come reagisce il suo corpo giocando più giri di seguito. Non avrebbe voluto che Augusta fosse il campo del rientro ma ci sta provando. È probabile che in queste settimane abbia simulato la preparazione del torneo nel miglior modo possibile in Florida, passando attraverso il riscaldamento pre-giro, giocando colpi pieni e giocando molte buche di seguito, in una sorta di prova generale per il Masters.
Non saremmo sorpresi se questa settimana si presentasse ad Augusta per testare il tutto dal vivo. Qualcosa ci dice che non dovrebbe avere problemi a trovare un tee time…

Woods ha assunto un ragazzo dello staff dei greenkeeper di Augusta per prendersi cura dell’area golf nella sua villa di Jupiter.

Cosa ne pensiamo: oltre al lavoro che sta svolgendo al Medalist, Woods ha incaricato il suo greenkeeper di preparare l’area riservata al gioco corto a casa esattamente come se fosse l’Augusta National: stesso tipo di erba, stessa velocità. Più volte dopo l’incidente ha dichiarato che non ha mai perso il feeling e che il suo chip e il put possono ancora essere considerati tra i migliori del mondo.

Quest’anno ricorre il 25° anniversario della vittoria di Tiger al Masters del 1997, la prima delle cinque conquistate ad Augusta.

Cosa pensiamo: Tiger vuole giocare il Masters a tutti i costi. Stiamo parlando di un uomo che ha trascorso l’intera vita gareggiando e sicuramente non vede l’ora di tornare dentro le corde, di smettere di pensare alla riabilitazione e iniziare a domandarsi quale tipo di colpo giocare in una determinata situazione.

Il Masters occupa un posto speciale nel cuore di Tiger, sede del suo primo e ultimo (almeno finora) major giocato. Nessun torneo al mondo ha definito meglio la sua incredibile carriera. Essere in grado di competere a poco più di un anno da un incidente in cui ha rischiato addirittura la vita, 25 anni dopo aver vinto il primo dei suoi 15 major, aggiungerebbe un altro incredibile tassello alla sua leggenda. Ha lavorato assiduamente in questi mesi tra fisioterapia e palestra per arrivare al punto di pensare addirittura di giocare il Masters. Non lo avrebbe mai fatto se non lo pensasse davvero. Ha dichiarato che i suoi giorni come giocatore di tour a tempo pieno sono finiti, e che dovrà scegliere in futuro a quali eventi partecipare. Il Masters è il numero uno in questa lista, con l’Open Championship al numero 2 (per inciso, salvo battute d’arresto, Woods sembra quasi certo di essere pronto per il 150° Open di quest’anno a St Andrews, dove ha vinto due volte. È un percorso molto più piatto e una prova fisica non ardua come quella di Augusta).

Nella sua ultima intervista Tiger ha detto a Jim Nantz della CBS: “Non voglio tornare per giocare e basta, ho bisogno di sentire che sono ancora in grado di battere questi ragazzi e per questo mi sto preparando”.

Cosa pensiamo: Tiger non giocherà a meno che non pensi davvero di poter vincere ancora. È troppo competitivo, troppo orgoglioso, troppo concentrato per andare là fuori e firmare un paio di 76, togliersi il cappellino salutare tutti e tornare a casa. Se giocherà davvero il Masters è perché pensa che il suo gioco e il suo corpo siano abbastanza in forma per affrontare una sfida di questo livello.

Woods in passato ha già giocato, e giocato bene, nonostante un dolore lancinante.

Cosa ne pensiamo: ha vinto uno U.S. Open nel 2008 con una gamba rotta. La sua tolleranza al dolore non può essere messa in discussione. Se giocasse la prossima settimana e fosse solo una questione di sopportazione del dolore, ma può davvero camminare lungo il percorso ed effettuare ogni colpo, allora aspettiamoci che giochi. Se c’è il rischio di un nuovo infortunio questa è tutta un’altra storia. Ma il dolore da solo non impedirà a Tiger di giocare il Master.

A differenza di altri tornei la decisione di Tiger di giocare il Masters non ha alcun impatto sugli altri giocatori.

Cosa pensiamo: Woods non prenderà il posto da nessun altro nel torneo, il che significa che può aspettare fino all’ultimo momento possibile per prendere una decisione. Il fatto che non abbia condiviso pubblicamente i suoi piani suggerisce che non è ancora sicuro di cosa farà. Il venerdì prima della settimana del torneo sarà l’ultimo giorno possibile per prendere tale decisione. Nel 2015 annunciò la sua partecipazione solo il venerdì. Nel 2016 e nel 2017, sempre il venerdì della settimana prima comunicò che non avrebbe giocato. Aspettatiamoci qundi una decisione per venerdì 1° aprile…