A due vittorie dal record assoluto dei tornei vinti sul PGA Tour la domanda è d’obbligo: riuscirà Tiger Woods a superare il mito Sam Snead, ma soprattutto quando?

Sono ormai 54 anni che Snead detiene uno dei record più prestigiosi della storia del golf, quello di essere il giocatore più vincente con le 82 vittorie ottenute tra il 1936 e il 1965. Da allora mai nessuno ha minacciato questo record che, fino all’arrivo del Fenomeno Tiger, sembrava davvero imbattibile.

La vittoria ad Atlanta: la rincorsa continua

Ma il miracoloso rientro di Woods ad alti livelli dopo aver quasi rischiato di dare addio al golf giocato ha fatto saltare ogni certezza già ad agosto del 2018, quando Tiger ha tornato a vincere e lo ha fatto nell’ultimo appuntamento della FedEx Cup, il Tour Championship all’East Lake di Atlanta, portando i suoi successi in carriera sul circuito americano a 80.

Il capolavoro nel Masters lo scorso aprile per la sua quinta Giacca Verde ha riaperto il dibattito e portato il Fenomeno a una sola vittoria dal record di Snead.

“Mio padre si rese subito conto del talento speciale di Tiger quando scesero in campo insieme per un giro di pratica proprio al Masters” – ha ricordato Jack Snead, figlio di Sam. “Tiger è diventato una leggenda e si parla di lui come il più grande golfista di tutti i tempi. All’epoca di mio padre non esisteva il World Ranking ma è indiscutibile che per molti anni lui fu il migliore in circolazione. Ha quindi un senso che, se qualcuno dovesse un giorno superare il suo record, quello sia Tiger, il solo che meriti questo”.

L’incognita fisico

Il ricordo di anni di dolori terribili alla schiena e dei successivi interventi chirurgici si è finalmente affievolito nella mente di Tiger grazie ai due ultimi trionfi ma il suo fisico gli consentirà di rimanere ancora competitivo e soprattutto di vincere ancora?

“Ormai da qualche anno nessuno o quasi credeva più a un ritorno di Tiger ad alti livelli ne tantomeno a una sua nuova vittoria sul Tour” – ha dichiarato ultimamente Tony Finau. “Da quello che ho visto credo invece che gli restino ancora molti anni davanti per poter competere”.

In Giappone sognando l’82°

Mancano tre mesi alla fine del 2019 e il PGA Tour ha però in programma una serie di tornei da qui a dicembre tra cui il Zozo Championship in Giappone a fine ottobre, torneo in cui Tiger Woods ha ufficializzato la sua presenza.
L’evento ha un montepremi di quasi dieci milioni di dollari e fa parte sia del Japan Tour che del PGA Tour insieme alla CJ Cup in Corea e al HSBC Champions in Cina. L’ultima partecipazione ufficiale di Woods in Giappone è datata 2006, anno in cui il Fenomeno perse al playoff contro Padraig Harrington nel Dunlop Phoenix, torneo che aveva vinto nei due anni precedenti. Pur avendo nel suo palmares quattro successi in Asia, Tiger non gioca un torneo in Asia dal 2012.

“Sento di poter vincere ancora”

“Sono molto felice di giocare il primo Zozo Championship a ottobre e di tornare in Giappone, uno dei miei paesi preferiti” – ha dichiarato recentemente Woods. “Raggiungere il traguardo delle 80 vittorie in carriera sul PGA Tour è stato un risultato fantastico. Snead è ancora il detentore del record assoluto ma sento che ho la possibilità di raggiungerlo se continuo a giocare ad alti livelli e il mio fisico me lo permette. Se penso a tutto quello che ho passato e ai gravi infortuni che ho subito posso solo dire che mi ritengo una persona fortunata a essere tornato in campo e competitivo. So che posso vincere perché l’ho dimostrato quest’anno. La volontà, la voglia e l’impegno non sono mai cambiati; devo solo sperare che il mio corpo risponda”.

L’età è solo un numero

Tiger compirà il prossimo 30 dicembre 44 anni. Sam Snead, il mito che insegue, vinse ben 12 tornei oltre i 42 anni, l’ultimo a Greensboro, poco prima del suo cinquantatreesimo compleanno.
“Il ritorno di Tiger è una delle pagine più belle e incredibili dello sport, non solo del golf. 81 vittorie e 15 major: credo che anche il record dei 18 tornei dello Slam vinti da Nicklaus sia molto più vicini di quanto si possa pensare” – ha detto Brooks Koepka, l’uomo major per eccellenza degli ultimi due anni – l’unico aspetto che non è cambiato nella testa di Tiger è la sua voglia di vincere.

“Per raggiungere il record di Nicklaus devo prima battere quello di Snead” – ha detto sorridendo la tigre.
Il peso della storia si farà sentire nell’attesissimo Zozo Championship. Sarà quello il torneo che gli permetterà di agganciare Snead come il più vincente di tutti i tempi?

L’amicizia con Snead

“Ero un bambino quando ho conosciuto Sam Snead e nel corso degli anni abbiamo costruito un grande rapporto di amicizia e di rispetto reciproco”, ha detto Woods. “Alla cena dei campioni ad Augusta si alzava e cominciava a raccontare aneddoti e barzellette e parlavamo per ore di golf.

Era un vero onore condividere quell’ambiente con dei veri miti come lui, Byron Nelson e Gene Sarazen. Sentirli parlare di golf e ricordare diversi tornei era come vivere la storia di questo sport. Snead si mantenne sempre in ottima forma anche con il passare degli anni e non smetteva mai di stupirmi osservando quello che era ancora fisicamente in grado di fare.

Era un grande atleta ne sento la sua mancanza e sono onorato di esserne stato un suo amico”.