Un traguardo importante per il campione torinese che oggi compie 40 anni.

Una vita passata lungo i fairway di tutto il mondo. La costanza, la voglia di rimettersi in discussione, di voler sempre migliorare, con un grande amore nei confronti del golf.
Edoardo è il modello che tutti i giovani dovrebbero avere se volessero intraprendere la carriera da giocatore professionista.

Lo studio ha sempre avuto un ruolo prioritario nella vita di Dodo, che dopo il liceo inizia a frequentare il Politecnico di Torino, dove a 24 anni si laurea in ingegneria.

Solo dopo arriva il passaggio al professionismo, nel 2006, a seguito di una carriera da amateur brillante, con diversi campionati nazionali vinti e soprattutto lo storico trionfo allo U.S Amateur Championship nel 2005.

Con il fratello Francesco ha portato l’Italia sul tetto del mondo

Dalle prime buche giocate con il fratello Francesco al Circolo Golf Torino La Mandria, fino al trionfo della coppia nella World Cup nel 2009 portando di fatto l’Italia del golf per la prima volta sul tetto del mondo.

Il 2010 il suo anno d’oro: termina secondo dietro ad Ernie Els nell’Arnold Palmer Invitational, storica gara del PGA Tour, e vince tra luglio e agosto Scottish Open a Loch Lomond e Johnny Walker Championship a Gleneagles, risultati che determinano la sua convocazione in Ryder Cup come Wild Card nel team europeo.

A settembre, insieme a suo fratello Francesco, contribuisce al successo dell’Europa sugli Stati Uniti per 14.5 a 13.5 al Celtic Manor Resort in Galles, in una delle Ryder Cup più combattute ed emozionanti degli ultimi anni.

Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore l’inno che da qual momento i fan di tutto il mondo hanno cantato a squarciagola per loro “Two Molinaris, there’s only two Molinaris!“.

Alla fine del 2011, anno nel quale comunque arrivano alcuni buoni risultati, su tutti l’undicesimo posto al Masters, iniziano i problemi fisici.

Un autentico calvario, che lo porta ad una prima operazione alla mano nel 2012 e ad un secondo intervento l’anno dopo. Tornare sarebbe dura per tutti, ma Edoardo Molinari non molla ed inizia una lenta risalita, che nel 2014 ha il suo culmine in uno splendido secondo posto all’Open d’Irlanda. Un risultato che lo qualifica per l’Open Championship, concluso brillantemente con un settimo posto che lo riporta nei primi 100 giocatori del mondo.

Nel 2017 il suo ultimo alloro sull’European Tour nel Trophée Hassan II, in cui si impone al playoff su Paul Dunne.

Nel suo parlamers spiccano anche i cinque successi sull’Challenge Tour tra il 2007 e il 2009 e quello prestigioso nel Dunlop Phoenix Open del 2009 in Giappone, uno dei tornei più ricchi del circuito del Sol Levante.

Da professionista Edoardo ha ottenuto 10 titoli arrivando al numero 14 del World Ranking nell’ottobre del 2010. Oggi, a 40 anni, ha una splendida famiglia, due bambine e ha aperto la sua Edoardo Molinari Golf Academy al Royal Park I Roveri.

Dodo continuerà a giocare, mettersi costantemente alla prova e dedicarsi all’insegnamento con la consueta dedizione e la stessa passione di quel bambino che a otto anni si divertiva al Circolo Golf Torino.

Auguri Dodo!