Chi ne capisce di golf resta stupito di fronte al gioco corto di Shane Lowry.

Pochi giocatori sembrano così naturali con il wedge in mano e la fluidità e la naturalezza con cui effettua i colpi intorno al green creano non poca invidia, anche in diversi suoi colleghi professionisti.

È stato proprio il suo gioco corto, in un’incredibile ultima giornata al Royal Portrush nel 2019 a fare la differenza, tenendo a distanza gli altri giocatori e permettendogli di conquistare la Claret Jug.

La domanda sorge spontanea: come ha imparato e acquisito questa tecnica strabiliante intorno ai green?

“Sono cresciuto giocando a Esker Hills, un campo poco noto nel mezzo dell’Irlanda. Spesso giocavo da solo e mi allenavo molto ad approcciare, cercando di migliorare lo spin e di avvicinarmi sempre più alla buca. Non mi è mai stato insegnato come giocare i colpi corti, ma a forza di provarci e riprovarci ho di fatto creato la mia tecnica personale”.


Colpo alto sul bunker

Ecco un colpo che pratico sempre, divenuto per me ormai naturale. Il set-up è fondamentale: se la palla è troppo indietro non andrà abbastanza in alto, se è troppo avanti l’impatto non sarà come volete.

Il punto perfetto è appena più avanti del centro. Fondamentali sono le mani morbide, con una pressione sul grip allentata di circa 6/10, perché se la pressione è troppa, si perde feeling.

Qui uso un wedge 58°, ma dopo aver aggiunto loft attraverso l’apertura della faccia del bastone, è più simile a un 62°.

Le mani morbide permettono di caricare bene i polsi per scaricare più velocità sulla testa del bastone e permettere alla palla di percorrere l’intera distanza desiderata.

Nell’impatto, lo shaft sarà quasi verticale, o al limite appena inclinato in avanti, a dimostrazione del fatto che uso il rimbalzo con un angolo d’attacco poco profondo per darmi più margine di errore nel colpo. Concludete poi fino a un finish completo, con il peso sul piede avanti.


Palla infossata

Qui dovete decisamente tenere basse le aspettative, pensando solo a un obiettivo: uscire!

Ovviamente il bastone deve passare attraverso la sabbia e sotto la palla, ma da questo lie è decisamente più complicato.

Io qui cerco di usare un po’ più il tallone del bastone, sicuramente rischioso ma sembra funzionare.

Il più delle volte la palla salta fuori e si può tentare di salvare il par.

Posizionatevi circa 5 cm più lontani dalla palla rispetto a un normale colpo dal bunker, l’impugnatura diventa leggermente più bassa, aiutando il tallone del bastone a scavare per primo nella sabbia.

Dovete sentire lo swing molto più verticale rispetto a un normale colpo dal bunker, un po’ come se steste tagliando un pezzo di legno.


Approccio in discesa

I dilettanti di solito rendono questo colpo più difficile di quanto sia in realtà, sbagliando set-up, perché cercano a tutti i costi di contrastare la pendenza per aiutare la palla ad alzarsi, rendendo però quasi impossibile un buon impatto con la palla.

Il set-up, come sempre, è cruciale anche in questo colpo e la cosa più importante è assecondare la pendenza, senza contrastarla.

L’address deve corrispondere all’inclinazione della pendenza, quindi da un lie in discesa, il peso vi sembrerà più sulla gamba sinistra (per un giocatore destro).

La palla si alzerà perché state usando il wedge con più loft e la faccia del bastone è leggermente aperta.


FOTO 1

Piazzandosi in questo modo si pensa di aiutare la palla ad alzarsi perché, trovandosi in un lie di questo genere,  naturalmente partirà più bassa.

Ma se tenete il peso indietro e quindi dietro la palla, finirete per sbagliare

il colpo e fare un top che andrà con ogni probabilità lungo oltre il green.

FOTO 2

Una buona immagine da tenere a mente è quella di allineare le spalle parallele alla pendenza.

Questo accorgimento vi porterà naturalmente ad assumere una buona posizione.

Posizionate un bastone sul petto e sentite come le spalle assecondano l’inclinazione dei piedi.

FOTO 3

Arrivando all’impatto, il ginocchio sinistro è più flesso del destro.

Il peso rimane in sincrono con la pendenza, per un contatto solido con la palla.

Potrebbe capitarvi di fare un passo in discesa dopo l’impatto.

Nessun problema, significa che il peso era distribuito correttamente.