Il drive di Bryson DeChambeau sta diventando un argomento spinoso per il PGA Tour. Il bombardiere californiano rischia di ridicolizzare alcuni dei campi storici del circuito, come quello di Detroit. Il Rocket Mortgage Classic si gioca su uno dei gioielli ideati da un mito dell’architettura golfistica, Donald Ross. Il suo disegno, bello e tradizionale, non è più all’altezza – anzi alla lunghezza – di supermen come Bryson.

DeChambeau è senz’altro il caso del momento, al rientro in campo dopo la sospensione legata al Coronavirus. In un articolo dedicato a lui, che troverete sul nostro sito domani, Andrea Vercelli vi porterà a scoprire l’allenamento e la spaventosa dieta che hanno contribuito a farlo diventare Mr. Drive sul PGA Tour.

Nelle classifiche dei colpi più lunghi dal tee, è una gran lotta fra DeChambeau e Cameron Champ, anche lui californiano. I due se la giocano sul filo dei centimetri, per una media (e ripetiamo media) di drive che è superiore alle 320 yarde (circa 293 metri). Lasciando a oltre otto metri due noti picchiatori come RoryMcIlroy e Bubba Watson

“Qui a Detroit ci sono la gran parte dei bunker sul fairway che si trovano a una distanza di 290 yarde dal tee. Quindi ritengo che non dovrebbe essere difficile considerarli fuori gioco. Caro Mr. Ross, mi spiace, ma è la verità.” Con il pizzico di spavalderia che lo contraddistingue, con questa dichiarazione Bryson ha messo il dito nella piaga. Che senso potranno avere gli splendidi percorsi della grande tradizione davanti all’inarrestabile allungamento dei drive?

Se la media è già spaventosa, alcuni colpi rasentano l’incredibile. Come il razzo di 392 metri che DeChambeau ha esploso davanti agli occhi dei due allibiti McIlroy e Mickelson, durante il Traveler Championship della scorsa settimana. E Bryson non si è fermato lì, perché in campo pratica ha costretto gli allenatori ad arretrargli la partenza per non far volare le palline fuori dal driving range.

L’argomento è ormai vecchio di decenni. Sono stati i campi a doversi adeguare a questa ricerca spasmodica della lunghezza dei colpi. Con interventi dispendiosi, complessi e resi poi inutili. A voler essere sinceri, una vera follia. In meno di una generazione i percorsi si sono allungati di oltre mezzo chilometro. Torrey Pines, che detiene il record sul PGA Tour, oggi misura 7.765 yarde (7.100 metri): non crediamo ci sia bisogno di aggiungere altro.

La domanda che sorge spontanea è perciò la seguente. Da tanto tempo i massimi sistemi del golf mondiale parlano della necessità di fare qualcosa per limitare la rincorsa infinita alla distanza. A quando qualche mossa concreta, invece di tante vuote parole?