Ci sarà anche Francesco Molinari al Genesis Open che inizia domani. È uno dei grandi appuntamenti californiani del PGA Tour, titolo confermato anche dalla presenza di otto dei primi dieci della classifica mondiale (mancano solo Hatton e Simpson) e dal sontuoso montepremi di 9.800.000 dollari. A ospitarlo il celebre Riviera, nella periferia ovest di Los Angeles, città in cui abita dallo scorso anno Molinari con la famiglia. Il club, fra i più esclusivi dell’area, circondato da ville che costano svariati milioni di dollari, si trova nientemeno che in Capri Drive, a Pacific Palisades, località fra Santa Monica e Malibu.

Per Molinari è il quarto appuntamento del 2021. Dopo i due ottimi top ten all’American Express (8°) e al Farmers Insurance (10°), la scorsa settimana c’è stata la battuta d’arresto del 59° posto a Pebble Beach. Chicco, che era riuscito a rientrare fra i primi 100 del mondo, è così scivolato nuovamente fuori e attualmente ricopre la 107a posizione. È inoltre 94° nella FedEx Cup. Essendo socio al Riviera, conosce particolarmente bene il percorso. L’anno scorso però era uscito al taglio.

Lunedì pomeriggio il field al Riviera si è chiuso con 121 concorrenti. “The Riv” propone un par 71 con tre par 5. Lungo 7.330 yarde (6.700 metri) è rimasto invariato rispetto allo scorso anno. Il rough è stato tagliato all’altezza di un pollice e mezzo (quasi 4 centimetri), fairway e green sono relativamente stretti. Questi ultimi sono stati preparati per  raggiungere i 12 piedi e mezzo sullo Stimpmeter. Il Riviera sarà il campo delle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Un anno fa Adam Scott si aggiudicò la gara trovando il fairway dal tee solo 23 su 56 volte (63° in classifica). In compenso ha tenuto la media di 13 green in regulation nei quattro giri. È stato inoltre ottavo per la lunghezza dei drive (300,9 yarde) di media. Per il campione australiano si è trattato del 14° successo sul PGA Tour. Nel recente passato, il record di vittorie in quello che nel 1926 iniziò con la denominazione di Los Angels Open spetta a Bubba Watson (3), che sarà al via. Stesso numero di trionfi anche per i grandi Ben Hogan e Arnold Palmer. I migliori in assoluto sono però Lloyd Mangrum, negli anni ’50, e Macdonald Smith, nel periodo fra le due guerre, con quattro successi.

Il Genesis Open è supportato dalla Tiger Woods Foundation. Tiger esordì proprio qui sul PGA Tour, nel Nissan Los Angeles Open 1992, come amateur. Caso curioso, non è però mai riuscito a vincere questa gara e lo stesso è successo all’altro signore del golf Jack Nicklaus. Per entrambi i due super fuoriclasse del nostro sport, il Riviera è sempre stato off limits.

E adesso vi proponiamo i primi dieci nei pronostici del PGA Tour, ricordando che ci sono però altri nomi altisonanti in campo, da Brooks Koepka (tornato alla vittoria nel Waste Management) a Collin Morikawa, al detentore del titolo Adam Scott, a Fitzpatrick, Spieth, Hovland, Garcia.

10 – Carlos Ortiz (Messico, 29 anni, OWGR # 45, FedEx # 7)
Si è scrollato di dosso la scivolata del round finale ai Farmers (29°) per finire quarto al Waste Management. Ha dimostrato ora di essere a suo agio tra i primi 50 della OWGR (45°). A “The Riv” due volte nei primi 20.

9 – Joaquin Niemann (Cile, 22 anni, OWGR # 28, FedEx # 8)
Non gioca da quando è finito due volte secondo nelle gare delle Hawaii, ma sembra pronto per grandi cose.

8 – Patrick Cantlay (USA, 28 anni, OWGR # 8, FedEx # 1)
Dopo il successo nello ZOZO a Sherwood in ottobre, ha un secondo e un terzo posto nelle ultime due gare. Gioca al Riviera dal 2018, dove è terminato rispettivamente 4°, 15° e 17°.

7 – Bryson DeChambeau (USA, 27 anni, OWGR # 10, FedEx # 9)
Risultati in progressivo miglioramento al Riviera, culminati in un quinto lo scorso anno. Dopo la vittoria allo U.S. Open, due top ten nelle successive quattro gare.

6 – Tony Finau (USA, 31 anni, OWGR # 15, FedEx # 21)
Quattro top ten nelle ultime cinque gare, con i due acuti nelle più recenti: secondo posto al Saudi e al Farmers. Ha anche terminato al posto d’onore al Genesis Open nel 2018 ed è stato 15° nel 2019.

5 – Rory McIlroy (Irlanda del Nord, 31 anni, OWGR # 7, FedEx # 45)
Un periodo con luci e ombre, anche se sempre a ridosso delle prime posizioni. I migliori risultati recenti sono il quinto posto al Masters e il terzo ad Abu Dhabi.

4 – Jon Rahm (Spagna, 26 anni, OWGR # 2, FedEx # 16)
Dalla vittoria del Memorial la scorsa estate, ha un’altra vittoria (BMW) e un secondo (ZOZO) tra i 10 top 15. 9° (2019) e 17° (2020) al Riviera.

3 – Justin Thomas (USA, 27 anni, OWGR # 3, FedEx # 6)
Oltre a 13 titoli sul Tour, ha sei secondi posti. Uno si è verificato proprio al Genesis Open nel 2019, quando ha sprecato un vantaggio di quattro colpi. Non ha giocato la scorsa settimana a causa della morte di suo nonno.

2 – Xander Schauffele (USA, 27 anni, OWGR # 4, FedEx # 2)
Con un secondo posto al Waste Management, è salito al numero 1 nella FedExCup nonostante l’assenza di una vittoria. Poi è scivolato in seconda posizione. Tre secondi e due quinti tra i sette top 20 di questa stagione.

1 – Dustin Johnson (USA, anni, OWGR # 1, FedEx # 2)
Il numero 1 del mondo si è concesso una settimana di pausa dopo la vittoria in Arabia Saudita. È in un momento di forma straordinaria. Dal PGA Championship dello scorso anno ha raccolto tre successi, fra cui il Masters, tre secondi e un terzo posto, un sesto allo U.S. Open. È uscito dai top ten solo al Sentry Tournament of Champions (11°). Sei volte fra i primi quattro, nelle sei in cui è finito fra i migliori dieci al Riviera. Inevitabile consegnargli i favori del pronostico.

Il torneo in diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 – The Genesis Invitational viene trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2. Prima giornata: giovedì 18 febbraio dalle ore 20:00 alle ore 24:00.