Francesco Molinari ha chiuso l’Open 2017 al sesto posto con 267 colpi (64 68 66 69, -17). Una giornata non perfetta, quella con cui ha chiuso la gara al Gol Club Milano, ma nel complesso l’Open d’Italia non ha fatto altro che confermare il livello mondiale raggointo dal campione torinese, che con pieno merito figura fra i 20 più forti dell’Official Golf World Ranking.

Nella giornata finale è emerso anche un grande Nino Bertasio, risalito dal 28° al decimo posto con 268 colpi (68 67 69 64, -16). Il suo -7 è stato infatti il secondo miglior score di giornata, subito dietro il -8 degli inglesi Ross Fisher e Jordan Smith. Con questo risultato fra i top ten Nino è entrato tra i primi cento della Race To Dubai (86°), conservando la ‘carta’ per il circuito 2018, che resta l’obiettivo principale della sua stagione.

In un finale avvincente, ricco di colpi di scena, Tyrrell Hatton, 26enne di High Wycombe, ha ottenuto il terzo titolo nel circuito, il secondo consecutivo dopo quello siglato nell’Alfred Dunhill Championship. Per lui un gran bel regalo di compleanno, celebrato sabato 14, che ha sfiorato il milione di dollari riservati al vincitore del 74° Open d’Italia. Grazie a un magico putt dalla distanza, ha superato con un birdie sull’ultima buca il connazionale Ross Fisher e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, secondi con 264 (-20), che, giunti in club house prima di lui, speravano di andare al playoff.

Ha ceduto Matt Wallace, da primo a quarto con 265 (-19), è terminato quinto con 266 (-18) l’australiano Marcus Fraser e hanno affiancato Molinari gli inglesi Tommy Fleetwood, leader della Race to Dubai, David Horsey e il sudafricano George Coetzee. Insieme a Bertasio anche lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, che continua a meravigliare pur avendo superato i 50 anni, mentre si sono defilati, senza mai poter correre per il titolo, gli iberici Jon Rahm, numero cinque mondiale, 15° con 269 (-15) alla pari con Matthew Fitzpatrick, e Sergio Garcia, numero 11 del mondo, 30° con 272 (-12), e lo svedese Alex Noren, 38° con 274 (-10).

Degli altri tre azzurri, che hanno superato il taglio, bel finale per Enrico Di Nitto, risalito fino al 45° posto con 276 (69 69 72 66, -8), e hanno concluso poco dietro Andrea Pavan, 50° con 277 (66 71 70 70, -7), e il dilettante Lorenzo Scalise, 58° con 279 (69 69 69 72, -5), che merita un elogio incondizionato per aver ben tenuto testa ai professionisti. Peraltro nel 2015, classificandosi in undicesima posizione, ha firmato il miglior risultato di un amateur all’Open d’Italia.

Cronaca minuto per minuto

Magnifico il putt con cui Tyrrell Hatton chiude a -21, festeggiando degnamente il suo compleanno (ha compiuto ieri i 26). E bissa all’Open d’Italia il successo dello scorso weekend all ‘Alfred Dunhill Links Championship. Secondi a -20 Ross Fisher (proprio come in Scozia sette giorni fa) e Kiradech Aphibarnrat.

Hatton par alla 17. Ultima chance per vincere senza playoff sarebbe un birdie alla 18. E Wallace, che gioca con lui, è a -19…

Bel finale di Molinari, che è partito piano ma nelle ultime buche ha dato il meglio di sé. Nuovo approccio da dieci e lode e birdie alla 18, uno dei pochi della giornata su questa buca. Per lui quattro giri sotto par (-17, 64 68 66 69) e rientro nei top ten con il sesto posto, insieme a Horsey, Fleetwood e Coetzee, con cui ha giocato l’ultimo giro.

Aphibarnrat non ce la fa a terminare il giro con un birdie e quindi resta appaiato in testa (-20) a Ross Fisher. Ma Hatton, par alla 16 dopo quattro birdie, ha ancora due buche per tentare di restare da solo al vertice.

Bellissimo approccio alla 17 di Francesco Molinari, che poi non manca il birdie e finalmente scende torna sotto par (-1) di giornata (tre birdie e due bogey). Recupera ancora qualche posizione ed è nono, insieme a Bertasio.

Continua la carica di Hatton! Alla 15, quarto birdie consecutivo che lo catapulta in prima posizione a -20, con Aphibarnrat e Fisher.

Bella risposta di Aphibarnrat al colpo negativo del doppio bogey. Gran birdie alla 17 e il tailandese riacciuffa Ross Fisher a -20.

Ross Fisher manca per una questione di centimetri il birdie alla 18 e chiude a -20. Con lui Marcus Fraser a -18, che è quarto. Al momento del putt conclusivo Fisher è secondo, ma Kiradech Aphibarnrat commette un imperdonabile errore alla 16, che gli costa il doppio bogey e lo fa salire a -19. Stesso score alla 14 per Tyrrell Hatton che sembra aver trovato la marcia giusta: tre birdie consecutivi su 12, 13 e 14.

Birdie per Molinari al par 5 della 14, che per fortuna riporta Chicco in par e lo riavvicina ai primi 10 (14°).

Aphibarnrat manca di pochi centimetri l’eagle alla 14 e non si fa certo sfuggire il birdie, che lo porta da solo in testa a -21. A questo punto, un colpo di vantaggio su Fisher (alla 17) due su Wallace (alla 13), tre su Fraser (alla 17 con Fisher).

Sembra proprio una giornata no per Francesco Molinari. Per lui bogey alla 13, che lo fa salire a +1 fino al 21° posto. Chicco è purtroppo l’unico nei primi 40 a essere oggi sopra par.

Errore di Fraser alla 15, che perde una posizione (quarto) a -18.

Chiude molto bene David Horsey. Per lui un gran -7, lo score di Bertasio, che significa -17 e recupero di 16 posizioni fino alla quinta momentanea.

Arriva in club house l’inossidabile Miguel Angel Jimenez, che con un bel -6 di giornata scende a -16, insieme a Bertasio. Entrambi sono sesti. Stessa posizione anche per Eddie Pepperell (-5 nel giro finale).

Alla boa della 9, chiusura con Wallace che gira a -19 e Hatton a -16. Ma nei flight precedenti volano Ross Fisher (- 8 alla 14) e Kiradech Aphibarnrat (-6 alla 12), che guidano il gruppo a -20. Altro -19 per un ritrovato Fraser (-7 alla 14). Molinari è a -15 alla 11 e sta girando in par, all’11 posto.

Finisce anche Garcia, oggi -2, con uno score finale di -12, che al momento gli vale solo il 27° posto.

Bertasio chiude un giro superlativo con sei birdie, eagle alla 14 e un solo, sfortunato bogey (flappa di approccio) alla 17. Al suo arrivo in club house è quinto, recupera 23 posizioni ed è leader provvisorio in club house. Con lui Jon Rahm (ottimo -6), per un parziale nono posto.