Era il sogno degli oltre 25mila spettatori accorsi per la giornata decisiva al Golf Club Milano: rivedere Francesco Molinari ancora con la coppa dell’Open d’Italia in mano, la terza della sua carriera, la seconda consecutiva. Un successo che lo avrebbe fatto entrare nella storia ma che, alla fine, è rimasto un sogno nel cassetto, al momento solo rimandato.
“Peccato, ero partito bene, convinto di poter ripetere l’ottima giornata di sabato che mi aveva lasciato ottime sensazioni. Sapevo però che bisognava fare forse meglio per vincere, perché certamente qualcuno, da dietro, avrebbe messo insieme un giro molto basso recuperando molte posizioni. Peccato perché ero partito bene, con il birdie alla 1, ma poi mi sono fermato, ho subito un brutto bogey alla 4 e da lì in avanti ho cercato in tutti i modi di dare la svolta al giro ma, con il passare delle buche, l’adrenalina è venuta meno e con quella la possibilità di rimanere attaccato al gruppo dei primissimi”.
Una settimana intensa quella che hai vissuto, ritieni di aver risentito di troppa pressione oggi?
“No, non direi, ero tranquillo, deciso e consapevole dei miei mezzi, anche se sapevo che non sarebbe dipeso solo da me. Credo che mi siano mancate un po’ di energie nervose, è stata una settimana molto intensa questa per me forse più che per chiunque altro e probabilmente ho pagato il fatto che il giro non si è messo subito come volevo. Non sono deluso dal mio gioco, anzi, credo che sia stata comunque un ottimo torneo dove ho espresso un grande gioco”.