Più che una vittoria è stata una vera marcia trionfale per Guido Migliozzi. Il 22enne vicentino si è imposto nel Belgian Knockout, sul percorso del Rinkven International GC, ad Anversa, superando uno dopo l’altro tutti gli avversari con grande autorità.

“Mi sento davvero benissimo e felice – ha dichiarato ai microfoni dell’European Tour dopo la premiazione -. Oggi ho davvero potuto contare sul gioco eccellente, in tutti i colpi dal tee alla buca. È fantastico giocare a questo livello insieme a tanti campioni. Al momento mi sento molto solido e il mio obiettivo è quello di mantenere il più possibile questo rendimento anche in futuro.”

La seconda vittoria nell’European Tour 2019 rappresenta un bis di altissimo valore. Fra l’altro ci sono fior di campioni che non sono riusciti in un’impresa del genere. Con questo squillante risultato Guido vola al 21° posto della Race to Dubai presented by Rolex ed entra per la prima volta fra i primi 100 del World Ranking (95°).

La cronaca del trionfo di Migliozzi

Dopo la fase stroke play dei primi due giorni, è venuto il turno di quella in march play sulla distanza di nove buche, con sei azzurri in gioco. 64 i rimasti in gara e Guido ha avuto la meglio su Pedro Oriol con tre colpi di vantaggio (-3 contro par), mentre nel turno successivo ha sconfitto il vincitore dello scorso anno, l’altro spagnolo Adrian Otaegui (addirittura -3 contro +3). A questo punto sono usciti di scena Molinari e Paratore, ultimi altri azzurri a cedere il passo. Nelle ultime nove del sabato, a Migliozzi è invece bastato un colpo di vantaggio (-1 vs par) per avere superare lo scozzese David Law.

Nella giornata finale, Migliozzi si è trovato davanti un brutto cliente, e cioè Bernd Wiesberger, annunciato in gran forma dopo il successo della scorsa settimana nel Made in Danemark. Ma anche l’austriaco ha dovuto alzare bandiera bianca (-2 vs -1), consegnando all’azzurro l’accesso in semifinale. E pure qui non ci sono state discussioni: per lo scozzese Ewen Ferguson un secco -3 contro par.

Ancora più facile (-3 vs +1) la sfida conclusiva con l’olandese Varius Van Driel, che ha lasciato a Guido l’assegno di 166.660 euro destinato al vincitore, su un montepremi compressivo di un milione di euro.

Il 22enne vicentino ha ottenuto la carta per l’European Tour grazie al  15° posto nella Qualifying School, Per lui, da quando è passato professionista, quello in Belgio è il quinto successo nella carriera, iniziata con le tre vittorie sull’Alps Tour.