Jason Day è senz’altro uno dei migliori giocatori del mondo. Dodici le sue vittorie sul PGA Tour, fra cui il Pga Championship 2015. Proprio in quel periodo sfavillante, il campione australiano fu anche numero uno del mondo per un totale di 51 settimane. Da ricordare anche che nella sua carriera conta ben 15 top ten nei major.

Dall’ultima vittoria (Wells Fargo, maggio 2018), il suo gioco ha però perso smalto, facendolo passare dal settimo all’attuale 18° posto del World Ranking. Per ritrovare la forma dei giorni migliori ha così ingaggiato Steve Williams, storico caddie di Tiger. Il 55enne neozelandese è stato al fianco di Woods dal 1999 al 2011, portandogli la sacca in 13 dei suoi 15 major vinti. Un altro successo è stato poi quello vinto da Adam Scott (Masters 2013), con cui Williams ha lavorato dal 2011 al 2017. Durante gli anni con Tiger, si calcola che il caddie più famoso del mondo abbia guadagnato circa 12 milioni di dollari.

L’incontro fra i due pare abbia già fatto bene a Jason Day. Nel Travelers Championship che si conclude domani, il campione australiano (nato a Beaudesert il 12 novembre 1987)  ha riportato in clubhouse uno score di 7 sotto il par, recuperando ben 81 posizioni. Le prime 18 buche non erano state alla stessa altezza e Williams era intervenuto con la sua proverbiale decisione.

“Lui davvero non ha mezze misure: è bianco o nero – ha dichiarato Day – Dopo il mio 70 iniziale mi ha detto che era il momento di tornare al driving range. E quando chiede qualcosa è impossibile dirgli di no. Sono andato in campo pratica e ho lavorato a lungo sul chipping, poi con i bastoni più lunghi e infine con il putter. Dato che non mi piaceva il modo con cui si stava svolgendo la mia stagione di gare, l’arrivo di Steve voleva essere un bel cambio di rotta. E lo è stato. Ora sono molto più disciplinato nell’allenamento, prima e dopo la gara”.

“C’è ancora molto da fare – ha detto ancora Jason – Il nostro obiettivo è quello di tornare alla vittoria fin da quest’anno, anche se insieme puntiamo a essere al top nel 2020. Il lavoro sta procedendo bene e anche Steve è molto felice di avere ancora una sacca da caricarsi in spalla.”