Hai presente come Raffaello ha ritratto Platone e Aristotele nel famoso affresco ‘La Scuola di Atene’ in Vaticano? I due grandi filosofi discutono mentre camminano fianco a fianco.
Se il ritratto fosse fatto oggi, non sarebbe difficile immaginarli mentre ragionano camminando lungo il fairway con la loro sacca sulle spalle.

Al di là di questa suggestiva immagine, golf e filosofia hanno in realtà molto in comune

Come prima cosa sono o diventano parti integranti della tua vita. Una volta che inizi ad avere uno sguardo filosofico sulle cose, lo avrai su tutti gli aspetti della vita: sull’arte, la morale, la conoscenza e così via.
Ugualmente se ti appassioni al golf non basta giocarlo, lo vivi: ti iscrivi a un golf club dove parlerai di golf, andrai in vacanza nei golf resort o leggerai le riviste di golf. Si intreccia con ogni aspetto della vita. Più di altri sport, giocare, guardare e frequentare il golf diventa una parte importante della persona. Del resto, il gioco è parte essenziale nello sviluppo dell’essere umano. “Non mettere in movimento l’anima senza il corpo, né il corpo senza l’anima, affinché ciascuno dei due divenga equilibrato e sano”, ammonisce Platone nel Timeo.

Per Platone l’anima era divisa in tre parti, analogamente lo è anche la pratica sportiva

Alla base c’è l’anima desiderante, quella per la quale giochiamo a golf per vincere le scommesse con gli amici o il premio in una gara di circolo. Poi viene l’anima volitiva, per la quale giochiamo per lo spirito della competizione, per il prestigio. E infine, sempre secondo Platone, c’è l’anima razionale per la quale non è più necessario competere con altri, poiché raggiunge il proprio compimento nella magistrale esecuzione di un colpo grazie alla perfetta cooperazione tra ragione (anima) e corpo. È quest’anima che ci spinge a stare in campo pratica quando gli amici stanno già facendo l’aperitivo.

Platone ci incoraggerebbe a questa ricerca senza fine del colpo perfetto. Questo è un altro aspetto per cui golf e filosofia hanno molto in comune: in entrambi i casi è una ricerca costante. Quando pensi di aver capito tutto devi ricominciare di nuovo.

Il golf ti invita a giocare perché sembra così facile. Più si gioca, però, più si incontrano ostacoli mentali e fisici da superare per giocare bene. Più giochi e più ne vengono fuori. La filosofia è simile per molti aspetti. Le domande filosofiche come: “che cosa è giusto o sbagliato”, “cosa è reale e cosa solo immaginato?”, “che cos’è la bellezza?”, a prima vista sembrano facili da rispondere ma quando ci si addentra ci si accorge che ogni risposta spesso crea nuove domande. Non è facile, come fare un giro perfetto senza bogey.
D’altra parte, come ci ricorda Platone nella Repubblica: “Le cose belle sono difficili”.

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