Stai per colpire per la prima volta in vita tua una pallina da golf, pensaci bene prima di farlo: potrebbe essere una ‘esperienza trasformativa’!

Esperienza trasformativa è un concetto elaborato dalla filosofa americana Laurie Ann Paul dell’Università di Yale per indicare un’esperienza radicalmente nuova le cui conseguenze non possono essere valutate in anticipo e che sono così potenti per cui la persona che le vive in qualche modo non è più la stessa prima e dopo.

Per Paul vi sono esperienze così radicali, quali ad esempio diventare genitori, che cambiano sia ciò che conosciamo sia il nostro punto di vista, comprese le nostre preferenze di base. Sono occasioni nelle quali le scelte indirizzano le nostre vite senza possibilità di tornare indietro.

Colpire quella pallina è una di tali esperienze: da quel momento in poi conosceremo e faremo esperienza di cose che in precedenza nemmeno sapevamo esistessero (ad esempio come la velocità con cui colpiamo la pallina modifica sia il suo volo che il successivo rotolamento) e i valori e le priorità della nostra vita saranno riorganizzati per far spazio il più spesso possibile ad un giro di campo.

Adesso sei lì, addressato davanti a quella sferetta bianca e devi decidere se colpirla o lasciar perdere. I modelli di scelta razionale del processo decisionale suggeriscono di raccogliere informazioni e quindi di procedere con l’opzione che meglio si adatta alle tue preferenze e ai tuoi valori attuali ma in questo caso non puoi, per la semplice ragione che non sai cosa significhi e quali siano le conseguenze di ‘diventare golfista’: è un salto nel buio.
Certo, puoi chiedere informazioni ad altri golfisti ma il loro sarà il punto di vista distorto di persone che hanno già fatto questa scelta e hanno modificato la propria vita di conseguenza. Un po’ come chiedere all’amico come va l’auto nuova che ha appena acquistato: a meno di rarissime eccezioni sì dichiarerà soddisfatto per confermare, prima di tutto a se stesso, la scelta fatta.

Quindi, cosa fare visto che non si può adottare il modello decisionale razionale?

Paul suggerisce di pensare al processo decisionale in modo diverso, valutando non già i pro e i contro delle possibili conseguenze, che sono imprevedibili, ma soppesando la disponibilità e i vantaggi di diventare una persona diversa e aprirsi al cambiamento. Perciò occhi sulla pallina, fai un bel backswing e poi lascia andare tutta la tua energia verso il futuro. Nel mondo complesso e in rapida evoluzione nel quale viviamo conterà sempre di più la disponibilità di mettersi in gioco, di aprirsi alle esperienze trasformative, così come hai fatto nel momento in cui hai deciso: “ma sì, proviamo ‘sto golf!”

Se volete approfondire i temi trattati potete scrivermi a: stefano@stefanoscolari.it