Avevamo già parlato di Gaia Zonchello, un nome ben conosciuto nel panorama golfistico italiano e internazionale. Dopo venti anni di instancabile carriera sull’European Tour come segretario di torneo e recorder, Gaia aveva infatti deciso di compiere un grande passo diventando la prima arbitro donna ufficiale del circuito maggiore europeo.

Giovedì 28 aprile Gaia ha scritto un’altra pagina di storia del golf diventando la prima donna a fare il set-up (la preparazione completa) del percorso del Golf Costa Adeje in occasione del Tenerife Open. Una bella responsabilità e una mansione che è sempre toccata ai colleghi uomini.

In questo l’European tour si è sempre mostrato un passo avanti rispetto al PGA Tour dove ancora di figure femminile al comando se ne vedono poche.

Che il golf sia uno sport dominato dagli uomini e che spesso sia etichettato come maschilista è un dato di fatto. E, mi spiace dirlo, ma non si fa fatica a capire perché. Ci basti pensare che l’anagramma di golf (a metà tra la leggenda e la verità) è Gentleman Only Ladies Forbidden.

Da diversi anni a questa parte abbiamo assistito a una vera rivoluzione dove il colore rosa è stato sempre più presente nel settore golf. Montepremi a parte dove ancora il divario tra i circuiti maschili e femminili (soprattutto in Europa) è abissale.

Ma, oltre tutte queste critiche e congetture, oggi abbiamo una donna italiana che tiene a bada tutti, giocatori del Tour in primis. E vi assicuro che, conoscendola, è proprio così.

Una riconoscenza che rende onore a Gaia Zonchello e al nostro Paese, sempre più al centro della scena mondiale grazie ai nostri giocatori e ai protagonisti dei diversi circuiti che contribuiscono a far sventolare orgoglioso il nostro tricolore.