Il racconto che fa il giocatore di Salt Lake City nei confronti della madre scomparsa nel 2011 è decisamente emozionante e commovente. Ecco cosa ha raccontato Tony Finau:

“Avevo 22 anni, quando nel 2001 mia madre perse la vita in un incidente stradale. Era una donna fantastica, che mi aiutava ogni giorno a sentirmi sempre più sicuro e positivo nei confronti del mondo. SIamo cinque fratelli, cresciuti in un piccolo appartamento di Salt Lake City, condividendo la stessa stanza. Non ci interessava sapere quello che non avevamo, vivevamo felici lo stesso.

Io e mio mio fratello Giper, già da giovani, amavamo il golf e i nostri genitori ci diedero quanto necessario per poter cominciare a giocare.

Mio padre era un grande atleta e mia madre giocava a pallavolo alle Hawaii. Eravamo quindi una famiglia di sportivi. Ma il golf è diverso, al di là degli aspetti economici. Con i suoi up and down richiede impegno, perseveranza, più di altre discipline sportive. In mia madre ho avuto una grande forza nella mia vita. Mi faceva sentire sempre speciale e forte, specie quando il gioco non andava bene. Era difficile abbandonare quando tua madre era la prima a non mollare.

Ho impiegato tre tentativi per ottenere la carta delPga Tour e ho ancora in mente l’entusiasmo e il supporto che ha sempre avuto nei miei confronti.

Ottenere la carta per il Tour è stato senza dubbio il mio più grande riconoscimento nel golf e non lo avevo mai dato per scontato. Le persone affermano che il golf è uno sport individuale ma per me va oltre. La mia famiglia ha avuto sempre un grande ruolo nella mia carriera golfistica, mia madre specialmente. Ogni volta che avevo bisogno di qualcosa lei era lì, pur non sapendo molto di questo sport e forse questo è stato determinante. Sempre un sorriso, carica, energica, mi dimostrava ogni istante il suo amore nei miei confronti.

Sento che lei è ancora con me e che mi dice in Samoano ”Fa‘a malosi”, che significa “Sii forte”.

Ho i miei momenti tristi nella vita, specie nel “Mother’s Day”, ma mi esce sempre un sorriso ripensando a lei e come ha vissuto, ovvero trattando le persone con delicatezza e facendole sentire amate. So che sarebbe fiera di quello che sto facendo nel golf ma ancora più importante è portare avanti i suoi insegnamenti e quello che nella mia vita sta facendo la differenza grazie a lei.

Ora che sono sposato ed ho quattro figli mi ritrovo spesso a pensare a quanto fosse rara e quanto io sia stato fortunato ad avere una madre come la mia.

Il golf è una montagna molto ripida da scalare ma so che al mio fianco ho una persona speciale.

Mia madre ha influito davvero tanto nella mia vita, in maniera forte, ed è impossibile negare questo sentimento che ho per lei ogni giorno”.