In tempi di auto elettriche Mercedes-Benz ha voluto dare dimostrazione di tutte le proprie capacità anche in tema di zero emissioni.

Entro il 2022, Mercedes-Benz disporrà di veicoli elettrici a batteria in tutti i segmenti in cui è presente.

Dal 2025 in poi, tutte le architetture dei nuovi veicoli saranno esclusivamente a zero emissioni con l’obiettivo di essere pronte a diventare completamente elettriche alla fine del decennio, ove le condizioni di mercato lo consentiranno.

E bastano alcuni numeri per dare la percezione di quanto abbia puntato in alto la Casa di Stoccarda con la nuovissima EQS.

La prima berlina luxury completamente elettrica di Mercedes-EQ, lunga 5,21 metri, con una potenza fino a 385 kWe con un’autonomia fino a 780 chilometri. 

Con un meticoloso lavoro, l’EQS è l’auto di serie più aerodinamica al mondo nonché tra le migliori in termini di silenziosità, grazie al bassissimo livello di rumore del vento.

A bordo di questo gioiello elettrico siamo partiti da Zurigo con destinazione Andermatt, località di montagna nel cuore della Svizzera, tra vette che sfiorano i tremila metri, otto passi alpini e le quattro sorgenti del Gottardo che fanno da scenario ad avvincenti avventure alla ricerca di itinerari inediti e paesaggi alpini da ammirare.

Salendo sulla EQS 580 4MATIC l’elemento che più colpisce è l’effetto scenico dello schermo ricurvo che attraversa tutta la plancia caratterizzato dal sistema di intrattenimento con assistente vocale.
Tra l’altro, il sistema, attraverso l’unità MBUX di bordo, riceve in automatico gli aggiornamenti previsti in modalità “over the air” (Ota) senza necessità di interventi da parte del conducente. Una comodità che dal 2016, anno di introduzione di Mercedes “me connect” e fino a oggi con i successivi step evolutivi, ha visto già ben 6,3 milioni di aggiornamenti Ota. Il comfort poi resta naturalmente una priorità.
Basti solamente dire che per chiudere le porte una volta seduti serve un gesto del braccio e l’auto, come per magia, aziona un meccanismo in automatico. 

Il viaggio verso Andermatt è stato un’esperienza meravigliosa e, soprattutto, silenziosa

Tra curve sinuose, rocce scoscese a picco sui laghi alpini e potenti cascate, dopo un’ora e mezza di viaggio siamo giunti nel villaggio senza tempo a 1.447 metri di altezza.

La meta finale è stata l’hotel The Cherdi Andermatt che, nemmeno a dirlo, è un vero e proprio lustro per gli occhi con la sua diversità e con l’insolito connubio tra eleganza alpina e fascino orientale.

Intanto, in quanto donna, ho dato grande prova delle mie capacità di parcheggio.
Sì, grazie i sistemi di assistenza che mi hanno aiutato durante le manovre. Pensate che, volendo, con il sistema di assistenza al parcheggio con attivazione a distanza, sarei potuta entrare e uscire da un parcheggio utilizzando lo smartphone.

Ma le emozioni non sono certo finite qui

Aperitivo in cabinovia brandizzata Mercedes-Benz e arrivo al Japanese by the Chedi Andermatt, ristorante giapponese a 2.300 metri di altitudine, il più alto della Svizzera.
Una cena stellata sotto la volta celeste per un’esperienza gastronomica ad alta quota con vista su San Gottardo, passo dell’Oberalp e valle d’Orsera.

Il mattino seguente è arrivato il momento di dedicarsi alla nostra più grande passione, il golf. In poco meno di 10 minuti siamo giunti all’Andermatt Golf Club, un 18 buche meravigliosamente inserito nello spettacolare paesaggio naturale e pluri premiato come “Miglior percorso della Svizzera”. Un tracciato lungo sei chilometri che rimanda alle atmosfere scozzesi e non parliamo solo del disegno e della sua conformazione; il forte vento ci ha accompagnato per tutto il tempo. Dopo 48 ore vissute intensamente, la nostra avventura svizzera si avvia al termine.

Ma prima dell’ultimo saluto, si è tornati a Zurigo a bordo della Mercedes-Benz EQS, uno dei simboli della volontà di innovare del marchio tedesco.

L’ammiraglia elettrica di casa Mercedes si prepara a diventare un importante punto di riferimento del settore delle auto elettriche di lusso, con l’obiettivo di offrire prestazioni, eleganza e un livello di tecnologia ai vertici del mercato.

Golf e sostenibilità

Mercedes-Benz e sostenibilità, due termini che si legano tra loro perfettamente.
La Casa di Stoccarda promuove infatti con forza la trasformazione che condurrà presto ad una mobilità senza emissioni. La sostenibilità è un elemento essenziale della strategia aziendale e, allo stesso tempo, un punto di riferimento per il successo dell’azienda. 

La filosofia del fondatore Carl Benz, ‘The Best or Nothing’ si sposa poi con il progetto globale di Mercedes-Benz nel golf.

Quest’anno, infatti, la casa di Stoccarda ha festeggiato a Royal St. George’s il decimo anno come patron al fianco dell’Open Championship, un traguardo prestigioso e una collaborazione che fonda le sue radici su mobilità e innovazione, due punti cardini del pensiero sia del brand della Stella che dell’Open.

In occasione di questo compleanno importante abbiamo avuto il piacere di parlare con Philip Russell, Director of Sustainability dell’R&A che ci ha raccontato la loro visione e le strategie attuate per migliore l’impatto ecologico.

Punto di partenza è l’istruzione e l’aumento della consapevolezza sull’utilizzo dell’acqua, del suolo e di tutte le biodiversità. Uno dei più importanti traguardi raggiunti è stata la completa eliminazione delle bottiglie d’acqua da mezzo litro in occasione del major più antico del mondo.

Nel 2019 l’Open Championship è diventato il primo evento sportivo completamente ‘plastic free’

Oggi, la missione numero uno del R&A è quella di dimezzare le emissioni di carbonio passando dal diesel ai combustibili di nuova generazione.

Mercedes-Benz è stata la valida spalla sulla quale appoggiarsi mettendo a disposizione, in occasione dell’Open Championship del luglio scorso, la sua flotta di auto elettriche per lo spostamento dei giocatori durante tutta la settimana di gara.