Scottie Scheffler è tornato a vincere, anzi a dominare come faceva Tiger Woods. Il paragone può forse suonare eccessivo ma non a quanti lo hanno guardato in azione al The Players Championship. Il successo ha lasciato pochi dubbi. Gioco solido dal tee e meraviglioso nei pressi e sui green. La vittoria gli ha consentito d’intascare ben 4,5 milioni di dollari ma la parte economica è probabilmente quella meno rilevante.

Scheffler può diventare il nuovo Tiger?

I numeri non mentono. Dopo l’exploit dello scorso febbraio al Phoenix Open, Scheffler ha festeggiato il secondo titolo del 2023 diventando il nono giocatore ad aver vinto il The Players e il The Masters. ma il terzo nella storia ad essere campione in carica in entrambi i tornei.

Ma non è tutto. Il 26enne di Ridgewood (New Jersey), ha portato a sei i suoi titoli alla 97ª presenza sul tour. C’è un però: li ha conquistati tutti nelle ultime 27 apparizioni, di fatto una vittoria ogni quattro gare e mezza.

Per la terza volta è tornato numero uno del world ranking, la prima il 27 marzo del 2022, per un totale di 32 settimane. Nei prossimi appuntamenti dovrà fare i conti con Jon Rahm che si è dovuto ritirare dal TPC a causa di un virus intestinale e con Rory McIlroy che, uscito al taglio, conferma la propria discontinuità.

Rispetto a Tiger Woods, Scottie Scheffler manca ancora di carisma. Se però torniamo con la mente al febbraio dello scorso anno, quando ottenne la prima vittoria sul PGA Tour, vediamo un altro giocatore. Il personaggio “si sta facendo” e questo può essere positivo per l’intero movimento che ha bisogno come l’aria di nuovi leader.