Thorbjorn Olesen è tornato alla vittoria dopo quattro anni di attesa. Lo ha fatto al British Masters al termine di un torneo vissuto in pieno stile “montagne russe”. Il danese infatti ha chiuso al comando il giro di apertura e, dopo aver perso la leadership nella seconda giornata, è tornato in cima al leaderboard a 18 buche dal termine. Sebbene partisse ocn tre colpi di vantaggo sul tedesco Hurly Long (leader a metà gara) e sull’inglese Marcus Armitage ha avvertito la pressione.

Il bogey alla buca di apertura è stato rimediato con il birdie alla tre. Poi però nessun acuto e un parziale di quattro colpi sopra il par sino alla buca 17. Quando le speranze di vittoria sembrava svanite però la reazione di carattere e classe. Eagle – birdie nelle ultime due buche e sorpasso nei confronti di Sebastian Soderberg che attendeva comodamente in club house con il puteggio di -9. Per Olesen la vittoria arriva a distanza di quattro anni dal titolo conquistato all’Open d’Italia 2018. Si tratta del sesto sigillo sul tour europeo. Grazie a questo exploit, Olesen ha incassato un assegno di 369.213,56 euro su un montepremi complessivo di 1.850.000 sterline.

Disastro azzurro, si salva solo Molinari

Il percorso del The Belfry, che ha ospitato quattro volte la Ryder Cup, ha sorriso solamente a Edoardo Molinari. Il torinese è stato il migliore degli azzurri e unico italiano ad aver superato il taglio. Ha chiuso in 36ma posizione con 286 (68 74 72 72, -2). Fuori gli altri sei in campo. Francesco Laporta (69 76) e Lorenzo Gagli (72 73) si sono piazzati 69mi con 145 (+1), Guido Migliozzi 85° con 146 (72 74, +2), Renato Paratore 137° con 151 (76 75, +7), mentre Nino Bertasio (74 78) e Andrea Pavan (78 74) 141mi con 152 (+8).