Una settimana in cui i nervi saldi sono stati una prerogativa imprescindibile per sopperire alla difficoltà del percorso e, soprattutto, alle condizioni di gioco.
Un tempo funesto si è infatti abbattuto sulle quattro giornate di gara del Wells Fargo Championship mettendo in difficoltà tutti i giocatori in campo.

Alla fine, ad avere la meglio è stato Max Homa che sul TPC Potomac, presso la Avenel Farm nel Maryland trova il quarto successo in carriera sul PGA Tour, la sua seconda vittoria in questa stagione dopo il Fortinet Championship e si riconferma re del Wells Fargo dopo la prima vittoria nel 2019.

L’americano chiude l’ultima giornata in 68 colpi per un totale di -8 superando di due lunghezze Keegan Bradley, Cameron Young e Matt Fitzpatrick.
In quinta posizione Rory McIlroy, defending champion del torneo. La macchia di quel 73 nel secondo giro ha nuovamente tagliato le gambe al nordirlandese impedendogli di ottenere il back-to-back.

“Fortunatamente sono bravo a fare le valigie e metto sempre due anti-pioggia in più sempre e, soprattutto, sono rimasto calmo e positivo per tutti i quest’oro giri – ha raccontato Homa – Aspetto moto più importante del gioco in sé date le condizioni climatiche. Giovedì sceso in campo mi sono detto “fai un bel respiro e rallenta”. Un pensiero che mi sono portato appresso fino a domenica sera ed è stato l’ingrediente segreto che mi ha fatto vincere”.

Con questa vittoria Homa sale al sesto posto nella FedExCup, conquista 500 punti preziosi, una prima moneta di 1.620.000 milioni di dollari e ottiene il 29° posto del World Ranking.

Torneo invece non positivo per Francesco Molinari che esce dal taglio a termine di venerdì. Ritroveremo l’azzurro questo giovedì all’AT&T Byron Nelson.

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