Colt Knost si aspettava un debutto al Masters differente. Non sempre la vita va come ci si aspetta. Tredici anni dopo essere diventato professionista e aver rinunciato all’opportunità di giocare nel torneo come campione U.S. Amateur, oggi 35enne, è al Masters 2021 come parte del team di trasmissione della CBS. È stato coinvolto nello streaming “Masters Live” dei gruppi in primo piano, il suo ultimo incarico in una serie di compiti per la rete che lo introduce in una nuova carriera dopo aver giocato in 199 tornei PGA Tour nel corso di 13 stagioni.

Questa è una fase diversa della sua vita e sicuramente Colt Knost aveva immaginato di scendere in campo con i farri piuttosto che il microfono. In compenso non ha perso l’entusiasmo. “Questa è una grande opportunità. Ovviamente, speravo di essere qui come giocatore, ma a volte la vita non va come ti aspetti”. Knost è considerato una stella nascente nel mondo dei media del golf.

“Chissà? Forse questo è ciò che avrei dovuto fare nel golf” racconta sorridendo. Così 13 anni dopo averne avuto la possibilità ha finalmente varcato i cancelli di Augusta non senza emozione. Quando è arrivato è sceso sul percorso e non ha potuto fare a meno di fermarsi e ammirare l’ampio panorama dalla collina dalla buca 11. Roba da togliere il fiato. Poi, quando si trovava sul tee di Golden Bell, l’iconico par-3 della 12, è arrivato a capire cosa hanno apprezzato i più grandi giocatori di golf per decenni.

“Sono stato in molti campi da golf nel mondo, ma non ho mai visto niente di bello come la buca 12 di Augusta” ha detto. Le emozioni provate al suo arrivo all’Augusta National derivavano da un senso di ciò che avrebbe potuto essere ma anche da un grande feeling con i giocatori, che ora seguirà per la TV.

Quando Jordan Spieth e Justin Thomas lo hanno visto gli hanno dato un caloroso benvenuto. Daniel Berger lo ha salutato, così come Gary Woodland e Dustin Johnson, giocatori di cui è amico da anni. “I giocatori non potevano credere che fosse la prima volta che vengo qui”, ha detto Knost.

Se le circostanze fossero state diverse, la sua prima visita di Knost ad Augusta sarebbe avvenuta al Masters del 2008, quando aveva diritto a prendere parte al torneo dopo aver vinto lo U.S. Amateur. Nessun rimpianto per l’americano. “Era il momento giusto per diventare pro. La decisione giusta per me e la mia famiglia. Ho avuto una grande opportunità e per come stavo giocando non avevo dubbi che sarei arrivato qui da solo. Ovviamente, non è successo.”

Ha vinto l’U.S. Amateur, battendo Michael Thompson in finale, poi è andato a segno alla vittoria nel US Amateur Public Links Championship. Il dilettante numero 1 al mondo, Knost faceva parte di una squadra americana dinamica (i futuri vincitori del PGA Tour includevano Johnson, Rickie Fowler, Billy Horschel, Webb Simpson, Chris Kirk e Kyle Stanley) che ha vinto contro la Gran Bretagna e l’Irlanda alla Royal County Down nell’Irlanda del Nord, guidata da Rory McIlroy. Se si tiene conto di queste tre competizioni di fine stagione – US Amateur, US Public Links e Walker Cup – Knost è rimasto imbattuto in 16 match.

Knost ha avuto esenzioni in alcuni tornei del PGA Tour dopo la Walker Cup e non pensava che fosse fuori dalla sua portata vincerne almeno uno. Ahimè, non lo ha fatto e così la sua carriera non è mai esplosa. Le sue amicizie e la sua voglia di mettersi in gioco gli hanno permesso di scoprire un mondo completamente nuovo. Un programma radiofonico su SiriusXM e un podcast. Ora la CBS e Golf Channel.

Quando quella strada mediatica lo ha portato all’Augusta National, Knost ha potuto finalmente assaporare l’esperienza del Masters. “Questo è l’unico campo da golf al mondo che, grazie alla TV, tutti pensano di conoscere. Qui mi sento felice e spero di poter seguire il torneo ancora per molti anni.”