Questa storia parte al contrario. C’era una volta un giovane e talentuoso tournament player, che più volte aveva dimostrato le sue capacità, la sua forza mentale e, riprendendo il siparietto tra Berrettini e Djokovic di qualche giorno fa, la “cazzimma” napoletana.

Stiamo parlando di ‘Sua Altezza’ Guido Migliozzi, in arte @migliaus per chi lo volesse seguire su Instagram. Perché Sua Altezza? Credo sia inconfutabile e giusto attribuire tale titolo a chi diventa “Re di Francia” conquistando il trofeo golfistico più prestigioso di questa nazione, in un campo strepitoso, che a noi rievoca solo bei ricordi, vero Chicco?

È una storia al contrario perché comincia dalla 72esima buca.

La 18 del Golf National rappresenta non certamente una possibilità di recupero, non è certo un corto par 4, non è certo una buca senza ostacoli e insidie.

Ma Sua Altezza, dopo aver recuperato ben 13 colpi su quello che sembrava il vincitore di questo torneo al giro di boa, ha pensato bene di tirare fuori dal cilindro uno dei colpi più “cazzuti” e spettacolari di quell’indimenticabile weekend.

Il povero Rasmus Højgaard si è dovuto arrendere davanti a cotanta bravura e coraggio. Vedete, recuperare così tanti colpi in due giri, è tanta roba. Fare 62 l’ultimo giro è da fenomeni. Fare quel colpo all’ultima buca, sapendo che il tuo diretto avversario si trova alla pari con te, ma con due buche da giocare, è da RE. Emblematici gli abbracci con il suo coach e amico Nick Bisazza, con la sua dolce metà, con la madre e con il caddie, ha dimostrato ancora una volta dove si trova l’arma vincente del nuovo Re di Francia.

La semplicità di una persona per bene, che ha fatto dei valori un suo cardine, sempre cordiale e gentile con tutti.

Sua Altezza non molla mai, fino alla fine. Ci ha ricordato quanto questo sport sia maledettamente unico e imprevedibile.

Quanti avrebbero scommesso sulla sua “incoronazione” dopo i primi due giri?

Questo insegna a tutti voi, che fino alla 18, tutto è possibile, nel bene e nel male.

Il 25 settembre 2022, il giorno in cui l’Italia del voto democratico ha scelto dove girare, io lo ricorderò anche come il giorno in cui il nuovo Re di Francia, con un colpo da sinistra a destra (coincidenza), ci ha regalato una delle più belle storie golfistiche italiane.

E poi, diciamocelo chiaramente: vincere in Francia ha sempre un sapore particolare…