È la domanda che ci poniamo sin da bambini: cosa farò da grande? Nonostante sia l’età adolescenziale quella naturale per chiedersi quale direzione far prendere alla propria vita, agli atleti capita anche in vista del termine della carriera agonistica. Per molti la parola fine può diventare un trauma. È tema di attualità il futuro dell’ex portiere della nazionale Gigi Buffon che vorrebbe continuare ad essere protagonista. Ma, con il via della stagione dei motori, molti tifosi si chiedono se sia ancora tempo di correre per Valentino Rossi.

Si è posto la stessa domanda il tennista scozzese Andy Murray. A causa di un infortunio la sua carriera era già stata dichiarata finita. Poi, il recupero miracoloso e l’astinenza dal colpire le paline gialle lo hanno fatto tornare sui campi. Per ora non con i risultati di un tempo. E allora, data la sua grande voglia di essere protagonista, Andy si sta chiedendo cosa fare da grande. “Il golf mi piace molto – ha spiegato il campione scozzese – fare il caddie di un professionista in un tour sarebbe emozionante e mi permetterebbe di conoscere un’altra disciplina. Lo sport è la mia passione”. Ebbene non un futuro da giocatore, come ci si potrebbe aspettare da un ex numero uno al mondo, bensì più realisticamente da caddie. E l’idea potrebbe non essere del tutto illegittima, visto che le dinamiche psicologiche che accomunano le discipline sportive.

Murray non è il primo tennista ad appassionarsi delle palline con le fossette. La sua passione potrebbe infatti trovare le radici in quella del suo ex allenatore. Oltre ai campioni nostrani, Adriano Panatta e Lea Pericoli, il più celebre resta Ivan Lendl. L’ex stella del tennis degli anni ottanta non ha mai celato la propria passione per i green e potrebbe averla trasmessa anche a Murray. Lendl ama il golf al punto che, forte di un handicap zero, ha dichiarato che avrebbe barattato la carriera tennistica con quella golfistica. Non solo. Divenuto allenatore ha fatto le fortune di molti campioni, tra i quali Murray e Zverev, pare abbia rifiutato nuovi incarichi per non sottrarre tempo al golf. Beato lui che può permetterselo…