Non si può certo dire che il World Wide Technology, disputato sul percorso dell’El Cardonal di Los Cabos, disegnato da Tiger Woods, non ci abbia lasciati privi di emozioni.

Su tutte l’incredibile eagle putt imbucato da Erik van Rooyen sull’ultimo green, che gli ha consegnato la vittoria, dedicata poi al suo caro amico Jon Trasamar, che sta lottando contro il cancro.

I protagonisti del torneo

Il giocatore sudafricano chiude con un punteggio di -27, dopo un ottimo giro finale in 63 (-9), frutto di otto birdie, un bogey e dell’eagle alla 18.

Dietro di lui, in seconda posizione a pari merito a -25 troviamo, con grande piacere, il ritorno in alta classifica sul PGA Tour di Camillo Villegas, che realizza quattro giri di ottima fattura in 64, 64, 69, 66. Appaiato con il giocatore colombiano un campione navigato, come Matt Kuchar, anche lui autore di un ottimo torneo (65, 65,67,66).

Justin Suh chiude il torneo in quarta posizione solitaria con -24, dopo un ultimo giro in 65 (-7), mentre chi fa letteralmente un salto in avanti in classifica dopo il giro di domenica è Andrew Putnam, che grazie al suo 62 (-10), recupera 16 posizione, raggiungendo Ryan Palmer in quinta posizione a -22.

Continua il buon momento di forma del giovane campione svedese Ludvig Aberg, dopo gli ultimi piazzamenti sul PGA Tour e la vittoria in Ryder Cup, che chiude decimo a -19.

Vittoria decisiva

Van Rooyen ha ammesso che venerdì, dopo il suo giro, è tornato nella sua stanza d’albergo ed è scoppiato in lacrime. Sabato sera ha detto che una vittoria “significherebbe tutto” perché gli garantirebbe la carta piena per il 2024 (prima di questo torneo era al n. 125 della classifica FedExCup Fall).

Van Rooyen, oltre a una prima moneta di quasi 1,5 milioni di dollari e alla sua seconda vittoria in carriera sul massimo circuito americano, dopo quella del 2021 nel Barracuda Championship, ha ottenuto la certezza di giocare sul PGA Tour anche il prossimo anno.

Dopo aver iniziato a lavorare con il coach Sean Foley ha visto un graduale miglioramento. I risultati si sono susseguiti, lentamente ma gradualmente: in agosto si è piazzato al sesto posto al Barracuda Championship ed è arrivato in Messico forte di cinque top-25 consecutivi tra PGA e DP World Tour.

Dopo l’abbraccio con il suo caddie non sono servite parole. Lo sapevano. È stata una vittoria per il suo amico.

“Quando un giorno tirerò le cuoia, quando sarà, non penserò a questo”, – ha detto van Rooyen – “Penserò alle persone che amo di più, e Jon Trasamar è una di quelle”.

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