Dopo la tempesta di domenica pomeriggio che si è abbattuta sul Detroit Golf Club, sede del prossimo Rocket Mortgage Classic, evento del calendario del PGA Tour, con venti che hanno toccato anche le 70/80 miglia orarie, si temeva che il torneo potesse essere addirittura cancellato.

Per fortuna così non è stato, visto che oltre al grande spavento per tutti gli organizzatori e gli addetti ai lavori, non ci sono stati particolari danni, soprattutto per quanto riguarda il percorso di gara. La tempesta ha fatto sì che il campo venisse chiuso durante la giornata di domenica, lasciando intatte tutte le strutture e gli allestimenti presenti.

Le dichiarazioni di lunedì del direttore esecutivo del Rocket Mortgage Classic Jason Langwel

“Siamo in ottima forma. Abbiamo tutti i giocatori al completo in campo pratica, Max (Homa) e altri che si allenano. I giocatori sulle back nine stanno facendo i loro giri di pratica, come fanno sempre di lunedì. È stato un vero e proprio sforzo da parte di Davy e Brightview e di numerose aziende paesaggistiche del Michigan per ripulire il campo da golf, raccogliere i rami e rimuovere alcuni alberi. Saremo pronti a partire alle 10 del mattino (martedì), come previsto, aprendo i cancelli per le nostre giornate come da programma, con la golf clinic per i giovani e la gara scramble per le celebrità. È stata una giornata impegnativa e siamo in ottima forma per iniziare”.

Continua Langwel: “Siamo stati davvero fortunati. Non ci sono danni a nessuna delle nostre strutture, né al campo da golf. Certo, sono caduti dei rami e alcuni alberi, ma alcune aziende sono venute ad aiutarci. È stato uno sforzo da parte di tutti per ripulire tutto, ma abbiamo un ottimo campo da golf pronto per essere giocato”

Le dichiarazioni di Stephen Cox, capo arbitro del Rocket Mortgage Classic e direttore del torneo PGA Tour Senior

“Siamo stati incredibilmente fortunati. Gli alberi sono caduti nella giusta direzione. Uno è caduto su un’auto all’ingresso del club, e un altro è caduto nelle immediate vicinanze del putting green di pratica, causando alcuni danni minori, ma se fosse caduto di pochi metri verso destra sarebbe stato molto peggio. L’aspetto più importante però che nessuno è rimasto ferito”.

Atti di vandalismo

Qualche settimana fa, i green del par 3 della 11 e del par 4 della 12 del Detroit Golf Club sono stati vandalizzati e che naturalmente sono stati prontamente riparati.

Il percorso e le sue caratteristiche

Si tratta di un par 72 che può raggiungere le 7.370 yard. Il rough in bluegrass è più alto di quattro pollici rispetto alla scorsa edizione e i green combinati con la Poa-bentgrass possono toccare i 12 piedi e mezzo di Stimpmeter.

Il Detroit Golf Club è tecnicamente un layout composito dei percorsi Nord e Sud, ma solo la buca 3 prende un pezzo del Sud. Il campo dell’anno scorso aveva una media di 70,3 a fine luglio.

Nonostante il ritorno alla consueta collocazione in concomitanza con il Giorno dell’Indipendenza, anche il campo di questa settimana, composto da 156 giocatori, dovrebbe attestarsi all’incirca su questa media, ma come si Sto arrivando! nel golf nulla è così certo.

I protagonisti 

Tra i protagonisti che si contenderanno la vittoria finale ci sarà ovviamente il defending champion della scorsa edizione Tony Finau, che l’anno scorso aveva preso la bellezza di 66 green in regulation su 72.

Tra gli altri ci saranno Rickie Fowler, Justin Thomas, Tom Kim, Max Homa, Brian Harman, Hideki Matsuyama, Collin Morikawa, Sungjae Im, Keegan Bradley, fresco vincitore del Travelers Championship di settimana scorsa, Harris English, Austin Eckroat, Cam Davis, Aaron Rai e Chez Reavie, terminato secondo alle spalle di Bradley sul percorso del TPC River Highlands.

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