In 18 buche ci ha fatto esultare, urlare, tremare e scalpitare. Tutto questo in 4 ore di gioco nelle quali ha dato prova della sua tecnica incredibile, della sua tenacia ma, anche, della sua fragilità emotiva.

Tutto questo insieme di emozioni è Phil Mickelson il giocatore che a quasi 51 anni di età si appresta a scrivere un’altra pagina di storia del golf.

Mickelson esce indenne dall’Ocean Course di Kiawah Island con un -2 di giornata (-7 totale). Un gioco impeccabile sule prima 9. Indimenticabile il gap wadge stampato a mezzo metro dalla buca dalla west area alla 3. Poi sulle seconde un piccolo tracolle con un bogey e un doppio bogey alla 12 e alla 13 che hanno dimezzato il suo vantaggio di cinque colpi sugli avversari.

Come ha scritto Tiger Woods in un suo post questo successo Mickelson se lo merita. Un leone che lotta fino all’ultimo e che è pronto a dare la sua zampata finale per raggiungere l’obiettivo. Non che abbia bisogno della vittoria perché per 30 anni ha dimostrato il suo valore. E le eterne battaglie contro Tiger ne sono una dimostrazione.
Ma se c’è una persona che merita di alzare la coppa al cielo domenica sera, quella è proprio Phil.

Ma stasera il mancino più famoso del mondo dovrà vedersela con Brooks Koepka, a un solo di distacco con -6. Il mister major che ha più volte dichiarato di non essere qui in South Carolina per partecipare.
Anche se con il ginocchio traballante che ha stento gli permetteva di recuperare la pallina in buca, Koepka ha mantenuto ben salda la concentrazione. Dopo aver lasciato un po’ di colpi sul campo sulle prime 9 buche ha carburato segnando tre birdie sulle seconde e macchiando il finale con un bogey alla 18.

“Anche se non sono 100% posso ancora colpire la palla come voglio e vincere il quinto major”.

Dietro ai due americani con ancora buone probabilità di ribaltare la situazione Louis Osthiuzen (-5), Kevin Streelman (-4), Bezuidenhout e Branden Grace (-3) e Bryson DeChambeau, Niemann e Woodland a -2.

Stasera tutti sintonizzati su Sky per vedere la battaglia tra il giovane (non modesto) Koepka e il non più giovane ma combattivo Mickelson.
Dovesse compiere l’impresa, il mancino di San Diego diventerebbe il più anziano vincitore di major battendo Julius Boros che quando vinse il PGA Championship nel 1968 di anni ne aveva 48. Nella storia del golf sono tanti i campioni over 50 a tentare l’impresa della vita.

Jack Nicklaus ne aveva 58 quando si è giocato il Masters fino all’ultimo nel 1998. Tom Watson ne aveva 59 quando arrivò a un passo da vincere l’Open Championship nel 2009. Fred Couples nel 2012 aveva 52 anni quando è stato leader dopo il secondo giro al Masters.

Insomma, la strada per il sogno è ancora lunga, in mezzo c’è un percorso infernale quanto incredibile come l’oceano Course, e una “bestia nera” di nome Koepka che, di certo, non gli renderà facile il quarto giro.

Forza Phil, noi siamo tutti con te!