Questo 2023 resterà negli annali come l’anno più incredibile nella storia del golf in Italia. Ryder Cup su tutti e ben nove giocatori sul massimo circuito europeo.

Si sta per chiudere questo 2023, un anno probabilmente irripetibile per il golf italiano visto il grande successo della Ryder Cup al Marco Simone.

Riavere questo evento mondiale in Italia sarà molto difficile e ci toccherà aspettare chissà quanto prima di rivivere una settimana del genere. Sarà più facile alzare il naso all’insù e ammirare la famosa cometa di Halley (prevista per il 2061).

L’eco della Ryder Cup da sfruttare

Ma quello che ha lasciato a noi Italiani e a tutti gli appassionati di questo gioco o sport non potrà mai sparire e sicuramente ha posto le basi per una vera e propria rivoluzione nel pensiero di molti.

Il mondo ha scoperto che in Italia, oltre alla cultura, al buon cibo e alle bellezze paesaggistiche, esistono quasi 400 strutture golfistiche dove potersi cimentare ed apprezzare il lato tecnico delle buche.

Ma non finisce qui. Contro tutti i gufi e come dice mia moglie le “cornacchius”, la Ryder sotto il profilo organizzativo è stato incredibilmente perfetta.

Già, quanti avrebbero scommesso in una cosa del genere, o forse per meglio dire, quanti aspettavano un passo falso? Complimenti al nostro boss, Franco Chimenti, a tutti gli addetti ai lavori, a chi non apparirà mai nel successo di questo evento e a chi da vero direttore d’orchestra è riuscito nell’impresa di farci sentire fieri di essere Italiani: Gian Paolo Montali e tutti i ragazzi della FIG che lo hanno supportato.

La gioia per i nostri azzurri sul DP World Tour

La fine di questo 2023 ci ha regalato inoltre lo splendido successo dei ragazzi sul Challenge Tour che grazie alle loro prestazioni e vittorie hanno ottenuto la carta per il DP World Tour (Manassero, Laporta, Scalise e Pavan) e quelli che invece hanno “scelto” la strada più sofferente della Qualifying School in Spagna (Celli e Paratore).

Saranno così ben nove i nostri rappresentanti, evento più unico che raro, proprio come la sopracitata Cometa.

Cosa aspettarsi dal 2024?

Sicuramente la goduria di poter vedere tante bandiere tricolore sul tour maggiore e sperare che sul Challenge e Alps si mettano in evidenza altri giovani. Non date mai per scontato che vincere sia una cosa semplice.

Siamo stati abituati fin troppo bene in questi ultimi 15 anni grazie ai successi dei fratelli Molinari, di Manassero, Pavan, Migliozzi, Paratore oltre a quelli di Laporta e Scalise.

Vi assicuro che, in proporzione ai numeri legati a questo sport in Italia, sono successi spaventosi. Quindi prepariamoci a seguire i nostri ragazzi nei vari circuiti, evitando di dare del “bollito” a chi magari non riuscirà a portare a casa piazzamenti di rilievo.

Un consiglio lo volete? Fate sentire la vostra vicinanza ai nostri portabandiera, magari scrivendogli sui social. 

Vi assicuro che non c’è cosa migliore e, soprattutto, i diretti interessati si sentiranno ancora più supportati e vicini all’Italia.