Francesco Molinari tranquillizza tutti: “Ora divertiamoci”.

Il numero uno italiano rientra in campo oggi alle 12:15 ora americana (20:15 ora italiana) allo Shriners Hospitals for Children Open di Las Vegas.
Sono passati sette mesi dalla sua ultima apparizione sul Tour, che risale allo scorso marzo quando prese parte al The Players Championship, interrotto dopo solo un giro causa pandemia.

Nella stanza virtuale installata per la conferenza stampa, Francesco Molinari aveva la voce strozzata alla prima domanda dei giornalisti, curiosi di sapere il motivo che l’ha spinto ad assentarsi per così tanto tempo dalle competizioni.
Per fortuna è bastato un bel sorso d’acqua e una risata a scacciare il classico “raspino in gola”.

Raccontaci la scelta di lasciare il Tour per così tanti mesi
“Ho deciso di prendermi una pausa dalle gare per gestire al meglio il trasferimento a Los Angeles.  Organizzare un trasloco da Londra non è una passeggiata e non volevo che mia moglie si occupasse da sola di tutto. Per lei non è stato facile avere un oceano di distanza tra sé la sua famiglia e gli amici, ma sentivamo che era arrivato il momento di fare questo grande passo”.

La scelta di posticipare il rientro è dovuto maggiormente al trasloco?
Principalmente sì, non è stata una decisione presa sottogamba ma devo ammettere che, in un certo senso, è stato bello prendersi una pausa e stare lontano dalla vita del Tour. Mi sento decisamente riposato e non vedo l’ora di tornare a giocare a golf. Avevo iniziato l’anno scarico e avevo perso la fiducia nel mio gioco e in me stesso”.

Ora cos’è cambiato?
“Mentalmente sono decisamente in una situazione molto diversa rispetto a febbraio e marzo. Lo stop forzato mi ha dato modo di riflette su quelle che sono le mie priorità ed è stata l’occasione per fare un passo indietro e rimettere in discussione il mio gioco. Sono più motivato ora di quanto non lo fossi prima del lockdown. Non sono neanche lontanamente vicino a dove vorrei essere sia fisicamente che tecnicamente e mentalmente, ma c’è tempo per tornare in forma. Non c’è fretta. Sarà un lungo processo. So che non sarà facile ma sono pronto per la sfida”.

Come mai la decisione di riprendere proprio da qui?
Inizialmente volevo tornare in occasione dello U.S. Open a Winged Foot… beh dato il campo per fortuna che non l’ho fatto (ride). Scherzi a parte, trovo che questa sia la situazione perfetta per un mio ritorno. Mi piace molto il tracciato e giocare in condizioni meteo ottimali, senza vento, mi permetterà di gestire meglio la mia performance. Ho un bellissimo ricordo del  Shriners Hospitals for Children Open, la domenica di quattro anni fa segnai un 61 finale che mi permise di scalare la classifica e terminare al quarto posto. Vedremo cosa succederà, sono pronto a tutto.

Ci dobbiamo aspettare un Francesco Molinari diverso dal solito?
No, sono sempre io, il mio atteggiamento non è cambiato. Non ho avuto molto tempo per lavorare, in questo lungo periodo ho lasciato la sacca momentaneamente in garage. Sono all’inizio di un lungo processo ma da qualche parte bisogna pur iniziare e sono molto felice di farlo qui a Las Vegas.

Con il trasferimento in America hai dovuto fare dei cambiamenti nel tuo staff?
Assolutamente no, la mia squadre resta la stessa. Dovremo cambiare modo di lavorare ma con le tecnologie di oggi non sarà così complicato. Sono in una fase diversa della mia vita e mi sento in grado di gestire al meglio il mio gioco e il mio swing. Sono più consapevole di chi sono e di cosa posso ancora fare.

Come hanno reagito i tuoi colleghi rivedendoti? Sei l’ultimo giocatore del PGA Tour a rientrare in campo
È stato bello rivedere i giocatori e confrontarmi nuovamente con loro. Un allontanamento dal circuito era necessario e voluto ma ammetto che tutto questo mi è mancato. Però dedicarmi a tempo pieno alla mia famiglia è stato un aspetto fondamentale per me. Ho potuto vedere un po’ di golf dalla tv e mentre Collin Morikawa vinceva il PGA Championship, io mi godevo i miei figli e li portavo allo zoo.

Quali saranno i tuoi obiettivi nel 2021?
Gli obiettivi a lungo termine saranno gli stessi dell’inizio anno. Giocare i major, la Ryder Cup e le Olimpiadi. Non ero andato a Rio nel 2016 e mi piacerebbe rappresentare il mio Paese ai prossimi Giochi a Tokyo. Per il momento raccoglierò quello che il gioco mi darà. Testa bassa e lavorare!

Chicco ora non lasciarci più. Ti abbiamo aspettato a lungo e siamo pronti a fare il tifo per te dal divano di casa
(Ride). Non vi preoccupate, sono intenzionato a tornare ai livelli di prima. Dopo Las Vegas giocherò i prossimi tornei del PGA Tour per riprendere confidenza con il mio gioco e arrivare al Masters con l’atteggiamento giusto. Sono sincero, non ho grandi aspettative da qui alla fine dell’anno, il lavoro che sto intraprendendo è a lungo termine e focalizzato al 2021. Ma ora che sono tornato, divertiamoci!”.

È possibile seguire Francesco Molinari e i top players allo Shriners Hospitals for Children Open attraverso la piattaforma streaming di GOLF TV al seguente link.