Quanto stiamo vivendo in questi giorni è qualcosa di assolutamente inusuale e, chi ha l’età per ricordarlo, sostiene sia paragonabile a ciò che accadde nel mondo tra il 1939 e il 1945.

Siamo convinti che non appena possibile si tornerà a giocare le gare di golf ma sarà necessario, almeno per un primo periodo, mantenere alcune accortezze per garantire la sicurezza dei giocatori.

Il Royal & Ancient, a seguito di numerose richieste pervenute nel “Fife”, ha provveduto a stilare alcune linee guida temporanee per la gestione delle gare che ogni comitato di gara, o Commissione Sportiva, può decidere d’introdurre.

Prima di procedere vogliamo precisare che quanto vi stiamo spiegando è puramente a titolo “informativo” e, per essere messo in pratica, necessita dell’approvazione della Federazione Italiana Golf, sia per l’applicazione delle regole del golf sia per il sistema di handicap in vigore.

Ribadiamo che si tratta quindi di una possibilità molto teorica scrivendo regole locali specifiche temporanee.

Interessante che, anche in questo caso, l’ultima volta che l’R&A si è trovato a dover redigere delle regole speciali, fu proprio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gestione dei punteggi nelle gare (Regola 3.3b)

Gli score come previsto dalla regola, possono essere in formato cartaceo ma è consentito anche il formato elettronico.

Per evitare troppi contatti nello scambio dello score tra i giocatori, i Comitati possono scegliere di consentire metodi di punteggio nel gioco che non sono strettamente conformi alla Regola 3.3b (Registrare il punteggio in stroke play), o non rispettare i normali metodi utilizzati sempre secondo la stessa Regola.

Vediamo alcuni esempi:

  • i giocatori possono inserire i propri punteggi delle buche sullo score (non è necessario che lo faccia un marcatore);
  • non è necessario disporre di un marcatore che certifichi fisicamente i punteggi delle buche del giocatore, ma dovrebbe aver luogo una qualche forma di “certificazione verbale”
  • non è necessario restituire fisicamente lo score al comitato purché il comitato possa accettare i punteggi in un altro modo.

Asta della Bandiera

I comitati possono scegliere di adottare le seguenti linee guida:

  • richiede che i giocatori lascino sempre la bandiera nella buca. Spetta al comitato decidere se stabilire questa politica mediante un codice di condotta o una regola locale e se prevede una penalità secondo il codice di condotta o un’infrazione della Regola locale.
  • non avere affatto l’asta della bandiera nella buca.

Buca

La definizione di “buca” rimane in essere e non sono consentite modifiche (sappiamo che i golfisti avrebbero gradito una buca più grande, magari con un po’ di pendenza verso di essa, ma questo non è possibile).

Ma se un comitato decide di non seguire i requisiti della definizione e quindi di avere la buca di 20 cm anziché dei canonici 10.8, o di adottare altre linee guida sulla definizione di “palla imbucata”, per minimizzare o eliminare contatti fisici nel raccoglierla dalla buca, occorre valutare attentamente se tali punteggi sono accettabili ai fini dell’handicap.

Bunker

È possibile che una commissione sportiva o la direzione del club abbia rimosso tutti i rastrelli dal campo oppure abbia espressamente proibito ai giocatori di toccare i rastrelli.

In tal caso si può accettare che i bunker non debbano per forza essere livellati, indipendentemente dalla presenza o meno dei rastrelli.

In tali circostanze al comitato di gara non è consigliato apportare modifiche alle regole del golf mentre ai giocatori è richiesto di livellare i bunker usando i piedi o un bastone, per ovvie ragioni di rispetto nei confronti degli altri giocatori e del campo.

Se, a causa dell’assenza di rastrelli, il comitato decidesse di introdurre una regola locale relativa ai bunker – per esempio come previsto nella definizione di “bunker” che permette al comitato di definire gli stessi bunker come “area generale”, perdendo il loro status originale – il comitato dovrebbe assicurarsi con il comitato handicap FIG sul fatto che i punteggi ottenuti a seguito dell’applicazione di tale regola locale siano accettabili ai fini dell’handicap.

CONCLUSIONI

Speriamo di essere stati chiari sul fatto che in un momento così particolare della nostra storia, le regole si sono dovute adattare, proponendo una variante.

Come accennato nell’incipit, un comitato non è obbligato a introdurre tali linee e soprattutto devono essere rispettate tutte le normative e le decisioni del Governo italiano, che hanno ovviamente la priorità.

Confidiamo sul fatto di non creare confusione ma di destare il vostro interesse.

Riteniamo infatti importante portare a conoscenza degli appassionati che seguono la nostra rubrica la continua necessità di aggiornamento delle regole, per far fronte ad ogni esigenza operativa nell’interesse di sviluppo e divulgazione moderni del gioco del golf.