ll golf non si gioca solo in condizioni climatiche perfette. Spesso anzi, si devono affrontare vento, pioggia o addirittura temperature rigide, soprattutto quando si scende in campo nei mesi autunnali e invernali.

Laurie Canter, giocatore dell’European Tour, ci dà alcuni utili consigli su come e quando modificare set-up, tecnica e mentalità, per cercare di non rovinare lo score quando gli eventi meteorologici ci rendono il gioco più difficile.

Capire il vento dal tee

Può essere difficile, specialmente nei tracciati immersi nelle piante, capire da dove arriva il vento, quindi studiare la sua direzione diventa molto importante.

Prendete semplicemente una mappa del percorso, e individuate dove si trova il Nord, quindi evidenziate la direzione del vento: in questo modo saprete sempre nelle varie buche da dove arriva e in che verso soffia.

Partire da questa certezza può già essere molto importante per giocare senza esitazioni scegliendo il bastone corretto.

In campo le nuvole sono l’indicatore migliore, anche rispetto al tradizionale sistema di lanciare in aria un ciuffo d’erba, perché il vento può ruotare tra gli alberi e talvolta cambiare a livello del terreno.

Mi piace fare affidamento su valori più precisi e il vento tra le nuvole è molto più coerente che al suolo.

Drivare con il vento da sinistra

Non molti professionisti del Tour amano questo tipo di vento, e se troppo forte, spesso si adeguano al fatto che la palla andrà da sinistra a destra, senza provare a contrastarlo con un draw.

Si concentrano sulla direzione di partenza a sinistra e lasciano che la palla torni poi verso il fairway. Tuttavia, nella foto sopra, se la palla si sposta poi troppo a destra entra in gioco il bunker.

Se solitamente siete dritti o fate draw potete evitare l’ostacolo ma se tendete naturalmente a giocare da sinistra a destra potreste aver bisogno di qualche accorgimento per evitare di andare troppo a destra.

Mi piace pensare a dove voglio che il bastone entri in contatto con la palla per aiutarlo a mantenere la linea, ossia un po’ più dall’interno, quindi posiziono il marchio della palla dove voglio impattare.

Così visualizzo meglio come colpire la palla un po’ più dall’interno, con la traiettoria dello swing che si sposta leggermente più a destra della linea dell’obiettivo, rappresentata dal bastoncino di allineamento nella foto qui sopra a destra.

Alcuni giocatori prendono il legno 3 e chiudono leggermente la faccia del bastone: questo fa sì che la palla parta più nel punto in cui la faccia è rivolta verso sinistra, con un po’ di spin per restare in fairway.

Attaccare il green con vento a favore e contro

Non faccio molti cambiamenti quando il vento arriva da dietro, tenendo comunque a mente che i bastoni con molto loft possono perdere un po’ sottovento, soprattutto nei colpi a tre quarti in cui lo spin non è lo stesso di un colpo pieno.

Nei colpi pieni cercate di sbagliare sempre sul lato più sicuro e prestate particolare attenzione alla scelta del bastone, soprattutto se ci sono grossi ostacoli oltre il green.

Col vento contro impugno il bastone più corto, metto la palla appena più indietro (foto sotto piccola) e apro anche un po’ lo stance verso l’obiettivo (foto grande), cosa che aiuta per la direzione dello swing quando colpite un po’ più forte, impedendo una traiettoria dritta del vostro movimento ed evitando così di fare draw.

Una buona idea è quella di impugnare il bastone più in basso, perché aiuta a mantenere lo swing corto e in sincronia. In questi colpi tutto sta nel controllare il volo della palla.

Giocare la palla da un line bagnato

L’acqua sulla faccia del bastone riduce il controllo sulla palla quindi la prima cosa da fare è  assicurarsi che il bastone sia il più pulito e asciutto possibile per mantenere l’attrito tra palla e faccia del bastone.

Quando il campo è bagnato spesso c’è anche vento e un altro buon consiglio è quello di impugnare più corto il bastone e inclinare lo shaft un po’ di più.

Avrete così garantito il colpo e l’impatto corretto palla/erba.

Dare spin da un lie duro

ll segreto qui è di ridurre la profondità della zolla. Tenendo le mani più alte sembra che la punta sia l’unica parte del bastone in contatto col terreno.

Questo toglie di mezzo il tallone del bastone e aiuta a evitare il colpo pesante, il più comune degli errori in questi casi. Poi approcciate come sempre.

Dovreste essere comunque in grado di fare un bel colpo, controllare il volo e lo spin.

Per gli approcci corti userei il lob wedge e poi bastoni più lunghi per gli approcci a correre (magari qui un ferro 9 per far volare e rotolare la palla fino alla bandiera lunga).

Giocare dalla sabbia bagnata e compatta

Le suole dei wedge sono disegnate per far uscire la palla dalla sabbia ma quando questa è impregnata di acqua in realtà si deve usare maggiormente il bordo anteriore, per evitare che il bastone rimbalzi troppo sulla superficie compatta e bagnata.

Quindi all’address impostate la faccia del bastone quasi square piuttosto che aprirla come fareste per uno colpo esplosivo, dove serve che il bastone scivoli attraverso la sabbia soffice.

Con la sabbia bagnata serve scavare e finché avete abbastanza velocità e non decelerate nella sabbia il bordo anteriore della faccia del bastone lavorerà bene e inciderà la sabbia compatta.

La posizione della palla dovrebbe rimanere la stessa, appena dentro il tallone sinistro.

Le uniche vere differenze che noterete sono che la palla partirà più bassa e rotolerà un po’ di più.

Puttare con il vento

L’instabilità può avere un effetto enorme sui putt, anche in quelli corti.

Rendetevi più stabili possibile allargando un po’ lo stance e stringendo appena le ginocchia l’una verso l’altra per abbassare il corpo e migliorare la stabilità.

Vi esorterei anche a ripetere spesso i putt della stessa lunghezza piuttosto che tirare più forte col vento, perché se poi provate a rimediare bloccando lo swing e sbagliate di un po’, la palla andrà lontana al punto di rischiare i tre putt da una distanza ravvicinata e rovinando lo score.

Velocità diverse

Il segreto sta nel ritmo. Vedrete sempre un cambiamento nel ritmo in coloro che cercano di adattarsi a velocità diverse in green.

Magari vedrete un movimento troppo corto indietro e poi troppo veloce in avanti, non proprio corretto. Io cerco di concentrarmi per mantenere il ritmo del movimento usando un metronomo impostato su un certo numero di battiti al minuto (immagine sotto), regolando la velocità per fare un colpo più lungo e non muovendo il putter più velocemente per mandare la palla alla distanza desiderata.