Pochi cambiamenti e non particolarmente significativi quelli che ha registrato la classifica mondiale al termine dell’ultimo weekend di gare.

Stabili i Top 10, con Scottie Scheffler saldamente numero 1 con oltre 1,5 punti in più rispetto a Cameron Smith, nuovo numero 2 del mondo dopo la vittoria all’Open Championship. Rory McIlroy chiude il podio, Patrick Cantlay è quarto, Jon Rahm quinto, seguito da Xander Schauffele, Justin Thomas, Collin Morikawa, Viktor Hovland e Matthew Fitzpatrick.

Tra i primi dieci ci sono cinque statunitensi, un australiano, un nordirlandese, uno spagnolo, un norvegese e un inglese.

Tony Finau, che con il 3M Open ha conquistato il suo terzo titolo PGA in carriera, è salito al 16° posto guadagnando una posizione. In costante discesa non potendo più conquistare punti del World Ranking sono tutti i giocatori del LIV, a partire da Dustin Johnson, ora al 17° posto, Abraham Ancer (22°), Brooks Koepka (23°), Bryson DeChambeau (30° dopo che aveva iniziato l’anno solare al 5° posto) e Patrick Reed (45°).

Il 6 luglio scorso l’Official World Ranking ha ricevuto la richiesta ufficiale da parte del LIV Golf di inserire le proprie gare nel sistema per assegnare punti per la classifica mondiale. Peter Dawson, presidente dell’organizzazione, ha dichiarato che la richiesta sarà esaminata nelle prossime settimane dal comitato. La decisione finale, attesissima, potrebbe rappresentare se positiva la svolta di una querelle che sta al momento spaccando il mondo del golf e i suoi professionisti.

Dopo oltre trent’anni tra i Top 100 Phil Mickelson sta per uscire per la prima volta dall’elite golfistica, 96°. Aveva iniziato il 2022 al 33° posto e solo lo scorso anno conquistava il suo sesto major in carriera a Kiawah Island in una storica edizione del PGA Championship.

Tra gli azzurri in calo tutti i primi cinque in classifica, Francesco Molinari (147°), Guido Migliozzi (161°), Edoardo Molinari (249°), Francesco Laporta (262°) e Matteo Manassero (384°), mentre fa un bel salto in avanti Gregorio De Leo grazie al terzo successo stagionale sull’Alps Tour (da 482° a 401°). Nino Bertasio al 481° posto chiude la lista degli italiani tra primi 500 del mondo.