Oltre a Tiger Woods, tornato a caccia dei 18 major di Jack Nicklaus, c’è un altro record, ma questa volta in negativo, che cattura l’attenzione del golf mondiale: quello di Jay Haas, il giocatore che nella storia del golf vanta più partecipazioni ai major senza nemmeno una gioia, ben 87.

C’è un giocatore, ancora in attività, che dopo 25 anni di onorata carriera si sta pericolosamente avvicinando a questa cifra, Lee Westwood.

Una carriera straordinaria

Parlare di Lee Westwood significa, prima di ogni considerazione statistica, rendere omaggio a uno dei più grandi giocatori europei degli ultimi trent’anni. Nel palmares dell’ormai 46enne inglese brillano in bella evidenza ben 43 vittorie di cui 24 sull’European Tour (8° di tutti i tempi).

Numero 1 del mondo nel 2010

Forse non tutti ricordano che Westwood, all’apice della sua carriera, raggiunse pure il numero 1 del World Ranking il 31 ottobre del 2010, mettendo fine al regno di Tiger Woods. Ci rimase però solo 17 settimane, prima di cedere lo scettro a Martin Kaymer.

Lo riconquistò poi dopo il trionfo nell’Indonesian Masters nell’aprile del 2011 ma fu superato solo 5 settimane dopo da Luke Donald. In carriera è stato nei Top 10 del World Ranking per oltre 350 settimane.

Una leggenda di Ryder Cup

In Ryder Cup ha rappresentato l’Europa in ben dieci edizioni con sette successi e un record personale di 23 punti ottenuti.

Ha vinto l’Ordine di Merito dell’European Tour due volte (2000 e 2009) ed è stato nominato Golfer of the Year del circuito continentale in tre occasioni (1998, 2000, 2009).

Ha vinto su qualsiasi circuito golfistico della terra: European Tour (24), PGA (2 titoli), Japan (4), Asian (9), Sunshine (3), Australasia (1), ottenendo oltre 53 milioni di euro di soli premi.

Il tabù dei major

Ma forse non tutti sanno che Westwood detiene oggi uno dei più scomodi record tra i giocatori in attività: in 25 anni di onorata carriera non ha mai vinto un major e nemmeno un torneo del World Golf Championship, seppur ci sia andato vicinissimo in molte occasioni.

Dal 1995 al 2018 (non ha giocato l’ultimo Masters in quanto non qualificato) Westwood vanta ben 80 tornei del Grande Slam giocati, secondo solo a Jay Haas, che di major in carriera ne ha giocati ben 87 senza mai vincerne uno.

Questi i numeri di Westwood: 24 Open Championship, 20 PGA Championship, 18 Masters e altrettanti U.S. Open.

Grandi performance ma mai un acuto

Seppur non abbia mai avuto la gioia di sollevare un trofeo del Grande Slam, le sue performance però sono comunque da far invidia: in 80 tornei ha passato il taglio ben 62 volte e vanta addirittura 18 Top 10.

Nessuno è andato così vicino a un major come lui, nemmeno il povero Haas, come dimostrano i suoi piazzamenti nel corso degli anni. Al Masters è arrivato alle spalle del vincitore due volte, nel 2010 e nel 2016; allo U.S. Open vanta due terzi posti (2008 e 2011); secondo a St Andrews all’Open Championship dietro Louis Oosthuizen nel 2010 il suo miglior piazzamento nel major più antico, e terzo nel PGA Championship nel 2009.

La storia continua

Attuale numero 69 del World Ranking, lo scorso novembre ha ottenuto il suo ultimo exploit, vincendo in Sudafrica il Nedbank Challenge, torneo delle Rolex Series. Tra una settimana a Bethpage Westwood porterà la sua striscia di partecipazioni ai major a 81, avvicinandosi sempre più al record di Haas.

Del resto la speranza è l’ultima a morire…