Non poteva esserci vetrina migliore di quella dell’Augusta National Golf Club e del Masters per celebrare quello che a tutti gli effetti è il più incredibile successo sportivo di tutti i tempi.

Se Tiger Woods era di fatto già una leggenda, non solo di questo sport, con il ritorno alla vittoria in un major undici anni dopo l’ultimo titolo, è entrato di fatto nell’olimpo assoluto quale il più grande di sempre.

Non ce ne voglia sua maestà Jack Nicklaus, che per ora gli è davanti nel computo totale dei major (18 contro 15), e nemmeno un altro mito quale Sam Snead, titolare del record assoluto di successi nel PGA Tour (82 contro gli 81 di Tiger), ma quello che Woods è stato in grado di fare è di fatto un vero e proprio miracolo sportivo che offusca meritatamente le sublimi gesta di coloro che l’hanno preceduto.

Una carriera che sembrava finita

Non dimentichiamoci infatti che solo due anni fa la sua carriera sembrava definitivamente chiusa; alla cena dei campioni ad Augusta nel 2017 lo stesso Tiger confidava di non avere praticamente più speranze di tornare in campo. La sua schiena non gli permetteva neppure di stare in piedi, figuriamoci pensare di ritornare a essere anche solo un giocatore competitivo.

Una operazione di fusione delle vertebre realizzata dai migliori luminari al mondo gli ha ridato la speranza; il resto è opera di un marziano assoluto quale Tiger è sempre stato.

Con l’umiltà dei grandissimi e una dedizione al lavoro che mai gli è venuta meno, è tornato a swingare e a ricostruire pezzo dopo pezzo il suo gioco.

Il ritorno al successo

La forza della sua mente e il suo immenso talento hanno fatto il resto, riportandolo al successo sul PGA Tour lo scorso anno nell’appuntamento finale della FedEx Cup, il Tour Championship.

Ma l’obiettivo principale di Tiger è sempre stato uno solo: rivincere un major. Quale vetrina migliore allora di Augusta, là dove tutto era iniziato 22 anni fa?

A 43 anni ha messo di nuovo in fila tutto il meglio del golf mondiale; uno a uno i suoi avversari hanno alzato bandiera bianca e chinato con rispetto il capo, lasciando il palcoscenico a una leggenda e al suo meritato ritorno alla gloria.

Il mito di Tiger in numeri

5: i trionfi di Tiger Woods al Masters (1997, 2001, 2002, 2005, 2019). Il suo ritorno alla vittoria ad Augusta dopo 14 anni dall’ultimo successo è il periodo più lungo mai registrato tra un titolo e un altro di un giocatore nella storia del torneo
4: le operazioni alla schiena di Tiger per un totale di una quindicina tra ginocchia, gomiti e altre giunture
6: l’attuale posizione nel World Ranking dopo il suo successo al Masters
11: gli anni trascorsi dall’ultima vittoria in un major (U.S. Open 2008 a Torrey Pines contro Rocco Mediate al playoff)
12: i colpi di vantaggio sul secondo (Tom Kite) al Masters 1997, record assoluto del torneo
15: i major di Tiger in carriera (5 Masters, 4 PGA Championship, 3 U.S. Open e 3 Open Championship)
16: la posizione nella classifica tra gli atleti più pagati al mondo lo scorso anno in cui ha guadagnato 43,3 milioni di dollari
20: i tagli superati da Tiger negli ultimi 20 major
21: gli anni di Tiger quando vinse il suo primo Masters nel 1997, il più giovane campione di sempre nella storia del torneo
43: gli anni di Tiger alla sua quinta Giacca Verde, il secondo più anziano giocatore dopo Jack Nicklaus nel 1986 (46 anni) a vincere il Masters
81: i successi sul PGA Tour di Tiger, secondo di tutti i tempi a una sola distanza da Sam Snead
131: i milioni di dollari guadagnati in carriera da Tiger in soli premi
1,19 milioni di dollari: la cifra intascata da uno scommetitore a Las Vegas che ha puntato 85.000 dollari sulla vittoria di Tiger al Masters, data 14/1
2,07 milioni di dollari: il premio intascato da Tiger per il successo al Masters 2019
800 milioni di dollari: il patrimonio di Tiger Woods stimato al termine del 2018
1.5 miliardi di dollari: i guadagni di Tiger Woods dal 1996, anno in cui è passato professionista tra premi, sponsorizzazioni e la progettazione di campi da golf.