L’Europa bissa il successo del 2019 a Gleneagles, in Scozia, e conquista l’edizione numero 17 della Solheim Cup, imponendosi in terra americana. Con il punteggio di 15 a 13, le 12 ragazze del Vecchio Continente, capitanate anche stavolta da Catriona Matthew, si migliorano rispetto a due anni fa, quando la Ryder Cup al femminile fini 14 1/2 a 13 1/2.

Successo bello, e mai in discussione, quanto sorprendente e meritato quello ottenuto sul bellissimo percorso dell’Inverness Club, a Toledo (Ohio). L’Europa, dopo gli otto doppi del primo giorno, aveva fissato il punteggio sul 5 1/2 a 2 1/2. Leggero recupero delle americane durante i secondi otto match di domenica, giocati come sempre con le formule foursome e quattro palle. La giornata si era chiusa sul 3 1/2 a 4 1/2, portando la classifica sul 9 a 7 per il Vecchio Continente.

I match di lunedì della Solheim Cup

Gara comunque aperta all’inizio dei 12 singoli, come sempre determinanti per decidere la squadra vincitrice della coppa, nata nel 1990 per volere di Karsten Sohleim, norvegese-americano fondatore del celebre marchio di attrezzatura Ping. Dopo match spesso molto combattuti, il distacco in classifica di due punti è però rimasto inalterato, visto che Europa e Stati Uniti hanno ottenuto cinque successi a testa e due duelli si sono chiusi in parità.

Per le ragazze sotto la bandiera blu, i trionfi sono stati di Madelene Sagstrom (Svezia, 3 & 2), Leona Maguire (Irlanda, 5 & 4), Celine Boutier (Francia, 5 & 4), Matilda Castren (Finlandia, 1 up) ed Emily Pedersen (Danimarca, 1 up).

Le americane vincenti sono invece state le due sorelle Nelly e Jessica Korda, che hanno regolato 1 up e 3 & 2 le inglesi Giorgia Hall e Charlie Hull. Hanno conquistato il loro punto anche Brittany Altomare (2 & 1 alla spagnola Carlota Ciganda), Megan Khang (3 & 2 contro la tedesca Sophia Popov) e Yealimi Noh (vittoria per 1 up con l’inglese Mel Reid).

Gli incontri pareggiati sono stati quelli fra la svedese Anna Nordquist contro Lexi Thompson e la danese Nanna Koerstz Madsen con Austin Ernst.

Cerimonia di premiazione con il classico trofeo in cristallo consegnato all’esultante gruppo ragazze in bianco e azzurro. Inevitabili i musi lunghi invece per quelle in tenuta blu, rossa e bianca, capitanate da Pat Hurst. Potranno cercare di rifarsi fra due anni al Finca Cortesín Golf Club di Casares, nei pressi di Malaga, in Spagna, quando la Solheim Cup tornerà in Europa. Con il successo di Toledo, sale quindi a sette il numero di vittorie europee (questa in Ohio è la seconda negli USA) contro le dieci americane.