Rolex festeggia quest’anno il quarto di secolo in qualità di partner ufficiale dell’Augusta National Golf Club, teatro del major più affascinante

The Masters, basta la parola.

Il primo major della stagione professionista maschile è, a detta di molti, anche il più affascinante e magico.

A differenza degli altri tre è l’unico che viene giocato dal 1934 su un solo percorso, l’iconico e maestoso Augusta National Golf Club, senza ombra di dubbio le 18 buche più famose e ammirate al mondo.

Vero capolavoro golfistico, Augusta è stato teatro delle più belle pagine di golf nella storia di questo sport. Per dominare le sue buche e ambire a indossare la leggendaria Giacca Verde la precisione è tutto.

Quella stessa precisione che Rolex, la celebre Maison di alta orologeria svizzera, partner ufficiale del torneo, presenta nelle sue inimitabili produzioni.

Rolex e il golf

L’impegno di Rolex nel golf risale al 1967 e quest’anno la Maison svizzera celebra 25 anni di partnership con il major georgiano.

Il Masters è storia e tradizione, eleganza senza compromessi, elementi che rispecchiano in pieno la filosofia e i valori del brand Rolex e il suo impegno verso l’eccellenza assoluta.

Il Masters non è solo un semplice torneo ma una celebrazione della tradizione del golf ed è stato il teatro di alcuni dei momenti più memorabili della storia di questo sport.

La lunga lista di Ambasciatori Rolex che hanno vinto il prestigioso major comprende Arnold Palmer, Jack Nicklaus e Gary Player, soprannominati ‘The Big Three’ per il loro ruolo chiave nella promozione e commercializzazione del golf negli anni ’60, in grado di conquistare in totale ben 13 Giacche Verdi tra il 1958 e il 1986.

Il cinque volte campione Tiger Woods (1997, 2001, 2002, 2005, 2019) e i tre vincitori più recenti, Jon Rahm (2023), Scottie Scheffler (2022) e Hideki Matsuyama (2021).

Una storia leggendaria

Il grande Jack Nicklaus, parlando del significato del Masters, ha dichiarato: “Non ho mai pensato a questo torneo come parte dello Slam, lo volevo semplicemente vincerlo per quello che rappresenta per il gioco del golf.

Il pensiero che sta dietro alla creazione di un torneo del genere è incredibile.

La Giacca Verde è un simbolo di tradizione e prestigio e, per questo motivo, la adoro. Ogni anno che partecipo rimango sempre stupito dalla magnificenza di questo luogo.

È cambiato ma per molti aspetti non cambierà mai nella sua essenza più profonda.

Il Masters non è un semplice torneo è qualcosa di veramente speciale e unico al mondo e ogni volta che entro in Magnolia Lane provo la stessa grande emozione di 40 anni fa”.

2024: un anno di anniversari speciali

Il 2024 segna l’88a edizione del major georgiano e altri importanti anniversari per i membri della famiglia Rolex.

Sono infatti trascorsi cinque anni da quando Tiger Woods ha conquistato il suo quinto titolo (2019), 30 anni da quando l’allora testimonial della Casa ginevrina José María Olazábal ottenne la prima delle sue due vittorie (1994) e ben 60 da quando il compianto Arnold Palmer si portò a casa la quarta e ultima Green Jacket (1964).

Jon Rahm infine torna ad Augusta per difendere il titolo conquistato 12 mesi fa, in cui indossò per la prima volta la mitica giacca portando a casa il suo secondo major in carriera.

Jon Rahm, ambassador Rolex e campione in carica del Masters
Jon Rahm, ambassador Rolex e campione in carica del Masters
Jack Nicklaus, leggenda del golf e ambassador Rolex
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Gary Player, Jack Nicklaus e Tom Watson, Honorary Starter del Masters 2023
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L'arrivo di Scottie Scheffler alla 18 nel 2022
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Scottie Scheffler abbraccia il caddie Ted Scott dopo il putt che gli ha regalato il Masters del 2022
Scottie Scheffler abbraccia il caddie Ted Scott dopo il putt che gli ha regalato il Masters del 2022
Aprile 2021: Hideki Matsuyama diventa il primo asiatico a vincere il Masters
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L'urlo di Tiger Woods il 14 aprile 2019: il Fenomeno torna a vincere il Masters per la quinta volta in carriera 14 anni dopo l'ultimo successo
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Jordan Spieth dopo il putt imbucato alla 18 che gli ha regalato il titolo del 2015 ad Augusta
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Adam Scott nel 2013, primo australiano ad imporsi nella storia del Masters
Adam Scott nel 2013, primo australiano ad imporsi nella storia del Masters
L'ultimo putt di Josè Maria Olazabal, campione Masters nel 1994, il primo dei due successi dello spagnolo ad Augusta
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Jack Nicklaus nel 1986 vince il suo sesto Masters a 46 anni
Jack Nicklaus nel 1986 vince il suo sesto Masters a 46 anni
Tom Watson in azione nel Masters del 1981 in cui vinse la sua seconda Giacca Verde
Tom Watson in azione nel Masters del 1981 in cui vinse la sua seconda Giacca Verde
Aprile 1964:  Arnold Palmer trionfa per la quarta e ultima volta in carriera ad Augusta
Aprile 1964: Arnold Palmer trionfa per la quarta e ultima volta in carriera ad Augusta

Le parole di Rahm

“Vincere il Masters è stato il sogno di una vita e un momento estremamente significativo a livello personale. Non riesco ancora a individuare il motivo ma ci sono radici profonde tra l’Augusta e il golf spagnolo.

Vincere la domenica di Pasqua nel giorno del compleanno di Seve Ballesteros e del 40° anniversario della sua seconda vittoria è stato qualcosa di assolutamente emozionante.

Non riesco a spiegare perché questa vittoria abbia significato così tanto per me, il Masters è completamente diverso da qualsiasi altro torneo al mondo. È davvero difficile esprimerlo a parole e descriverlo correttamente”.

Le dichiarazioni di Scheffler

In vista di questa edizione, il testimonial Rolex e campione 2022 Scottie Scheffler ha dichiarato: “Ogni volta che scendi in campo all’Augusta National è qualcosa di speciale e non vedo l’ora di giocarci ancora. Ritornare in qualità di ex campione ti dà un po’ più di fiducia perché ti rendi conto di possedere le qualità per riuscire a vincerlo. Mentre ti prepari per il torneo hai un approccio molto più positivo, sai come si gioca il campo e questo ti dà naturalmente molta più sicurezza nei momenti decisivi”.

Sinonimo di prestigio e storia, il Masters è celebre per le sue buche immacolate, quasi fossero dipinte, con i fairway fiancheggiati da splendide azalee e green perfetti e ondulati.

Riflettendo su questo aspetto, Adam Scott, campione nel 2013 e testimonial Rolex da oltre due decenni, ha dichiarato: “Quando pensi ai Masters pensi alla primavera, ai fiori che sbocciano, al cielo azzurro e al cinguettio degli uccelli.

Il Masters trascende il gioco, rappresenta il golf allo stato puro.

Essere stato il primo australiano a vincerlo ha rappresentato sicuramente il capitolo più importante nella mia vita.

Il Masters ha prodotto tanti momenti indimenticabili nel corso degli anni.

L’incredibile vittoria di Jack Nicklaus nel 1986 a 46 anni e quella di Tiger Woods nel 1997 è stata incredibile.

Due trionfi che hanno significato moltissimo per la crescita del nostro sport a livello mondiale. E come dimenticare il chip di Tiger alla 16 nel 2005, uno dei colpi più spettacolari di sempre”.

Una condivisione di valori tra Rolex e il Masters

Anche il Masters stesso fornisce un grande contributo allo sviluppo del golf attraverso il sostegno di eventi amateur quali l’Augusta National Women’s Amateur, inaugurato nel 2019 e che vede impegnate le principali giocatrici dilettanti del mondo, l’Asia-Pacific Amateur Championshipo e il Latin America Amateur Championship.

Questo sostegno continuo al gioco del golf è naturalmente in linea con i valori fondamentali di Rolex.

Il legame che esiste tra il marchio e lo sport da quasi 60 anni è radicato nell’essenza stessa del gioco stesso: qualità, eleganza, rispetto e umiltà.

L’apprezzamento condiviso per la tradizione e la precisione ha visto il legame tra Rolex e il golf continuare a crescere nel corso degli anni attraverso nuove partnership che hanno ulteriormente consolidato la posizione della Maison ginevrina al centro del gioco.

L’ampia presenza di Rolex nello golf comprende top player di oggi e leggende del passato e tutti e quattro i major, dove la vittoria rappresenta l’apice del successo sportivo, così come i più importanti tour professionistici e i campionati amateur.

Il sostegno della Maison al golf si basa su un forte senso di integrità e sul desiderio di promuovere la continuità delle competenze e il trasferimento delle conoscenze, riconoscendo l’importanza di investire nello sviluppo dello sport per le generazioni future.