Sono ben tre i miliardi i dollari devoluti in beneficenza dal PGA Tour dal 1938 ad oggi.
Un traguardo incredibile per il circuito americano, paladino da sempre dei meno fortunati.
Solo l’anno scorso sono stati raccolti 204,3 milioni che hanno portato alla galattica cifra dei 3 miliardi di donazioni. Il ricavato arriva dai 100 tornei su PGA TOUR, PGA TOUR Champions, Korn Ferry Tour, Mackenzie Tour-PGA TOUR Canada, PGA TOUR Latinoamérica e PGA TOUR Series-China.

“È davvero un piacere ringraziare i nostri fan, gli sponsor, i tornei, giocatori e tutti i volontari per averci aiutato a raggiungere questo importante traguardo e avere un impatto positivo su milioni di vite”, ha dichiarato Jay Monahan, commissario del PGA TOUR. “Per quanto sia importante questo risultato, ciò che conta davvero sono le innumerevoli storie di persone straordinarie che ogni anno ci insegnano quali sono i veri valori nella vita. Tutti insieme, non vediamo l’ora di continuare a raggiungere – e celebrare – altri milioni”.

Binomio vincente per combattere le diversità

La prima donazione fu di 10.000 dollari nel 1938 al Palm Beach Invitational.
Da lì la filantropia del circuito a stelle e strisce è proseguita supportando oltre 3.000 organizzazioni no profit ogni anno. Un esempio è il First Tee, che ha aiutato oltre 15 milioni di giovani a ritrovare la retta via proprio attraverso il gioco del golf.

I tornei no profit sotto l’egida di PGA TOUR donano i loro proventi netti per sostenere le organizzazioni locali, per un totale di oltre 3,6 miliardi di dollari fino ad oggi. Tutto ciò è possibile anche grazie agli oltre 100.000 volontari, impegnati per garantire il successo in ogni evento.