Nel giorno della verità, quello del taglio, il DS Automobiles 79° Open d’Italia è entrato nel vivo regalando grande emozioni e i primi verdetti.

Sarà un weekend tutto da godersi quello che ci attende, con Rory McIlroy, vincitore della FedEx Cup e numero due del mondo, davanti a tutti a -9, e Matthew Fitzpatrick, campione U.S. Open in carica, a un solo colpo.

Il birdie all’ultimo respiro della 18, giocato praticamente al buio prima dell’interruzione, ha regalato al nordirlandese la leadership solitaria dell’Open d’Italia dopo le prime 36 buche.

Fitzpatrick, in campo invece al mattino, dopo il bogey alla prima buca giocata, la 10, aveva infiammato il pubblico con una striscia di ben cinque birdie consecutivi dalla 11 alla 15, volando in doppia cifra a -10 per la leadership provvisoria.

Il suo sembrava uno di quegli strappi in grado di fare già la differenza, ma i bogey alla 16 e 17 e poi quelli finali alla 7 e alla 8 lo hanno riportato in cifra unica a -8, confermando l’enorme divario di score dell’intero field tra le prime e le seconde nove buche del Marco Simone.

Il vento è stato poi il grande protagonista anche in questo pomeriggio di venerdì, mettendo a dura prova i protagonisti con raffiche oltre i 40 km/h.

Tra loro Rory McIlroy, l’azzurro numero uno, Francesco Molinari, e il campione uscente Nicolai Højgaard, ovvero il flight più seguito dal pubblico in queste prime due giornate.

Il quattro volte vincitore major non ha tradito le attese nemmeno nel secondo giro. Partito nel momento di massima intensità del vento, McIlroy ha gestito con grande pazienza il suo gioco, attaccando nei momenti giusti e senza perdere il ritmo dopo i bogey della 8 e 10, subito rimediati con altrettanti birdie nelle buche successive.

La svolta alla 12, con un fantastico eagle 3 alla 15 che lo ha fatto balzare alle spalle di Fitzpatrick. Il suo talento cristallino e una grande gestione dei colpi dal temibile rough intorno ai green gli hanno permesso poi di agganciare Fitzpatrick con il lungo putt per il birdie infilato alla 14.

Il finale, prima della sospensione per oscurità, ha regalato l’ennesimo colpo di scena. McIlroy subiva il bogey alla 15 a causa di un secondo colpo al green impreciso terminato a sinistra nel rough. Ma, come nel resto della giornata, ha reagito immediatamente, drivando il corto par 4 della 16 e firmando un nuovo birdie che lo riportava in vetta con Fitzpatrick a -8.

Alla 18 il birdie decisivo per il 66 finale e il sorpasso in extremis all’inglese, proprio prima della sirena che sospendeva il gioco. Saranno loro due domani le stelle da non perdere, per uno scontro tutto da vedere tra due dei più grandi talenti del golf europeo e mondiale.

Terzo a due colpi da McIlroy c’è Tom Lewis, autore insieme a un altro inglese, Tyrrell Hatton, del miglior punteggio di giornata, 65 (-6), con il francese Victor Perez quarto in solitaria a -6.

Quinti a quattro colpi dalla vetta con -5 un gruppo composto oltre da Tyrrell Hatton dal capitano europeo della prossima Ryder, Luke Donald (incappato tra l’altro in un pesantissimo 7 alla 16), dal connazionale Jordan Smith, dallo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, dall’olandese Joost Luiten e dall’australiano Lucas Herbert.

Capitolo Italia: dei 19 giocatori impegnati in questa 79esima edizione solo quattro hanno chiuso sotto par. Spetta all’amateur di casa al Marco Simone, Flavio Michetti, la palma del miglior azzurro assoluto dopo 36 buche con -3 (21°). Guido Migliozzi, Filippo Celli e Francesco Molinari con un totale di -1 occupano invece la 33esima posizione.

Passano il taglio anche Edoardo Molinari, 46° in par, Stefano Mazzoli e l’amateur Marco Florioli con +1, ultimo risultato valido.

Questa la classifica al termine del secondo giro chiuso sabato mattina alle 9. Il taglio, caduto a +1, ha lasciato in gara per il weekend 78 giocatori.