John Daly negli anni ‘90 ha rappresentato qualcosa di più che un pazzo giocatore di golf.

E’ stato un’icona di potenza unita ad una sensibilità intorno ai green che facevano sembrare le sue mani di un burro morbido e speciale. E’ il giocatore che ha fatto inginocchiare e reso famoso Costantino Rocca al British Open del 1995 sul percorso dell’Old Course di St. Andrews. Ha scritto il libro “Grip it and Rip it” che ha venduto più del libro Cuore qui in Italia…

E, dopo numerose chiacchiere su donne e alcool, dopo il primo matrimonio finito in tribunale e la prima figlia Shynah Hale, è nato il secondogenito John Patrcik Daly II, che, pare, abbia tutto il talento del padre sui campi da golf.

La somiglianza fisica ha dell’incredibile e la velocità di swing e la purezza del movimento, pure.

Proprio poche settimane fa Daly Jr. è arrivato secondo in un importante evento sul circuito amatoriale americano, il Dye National Junior Invitational, confermando lo stato di forma ed il talento indiscusso.

Ma il dato, ovviamente, che ci ha colpito di più è la sua capacità, a soli 17 anni, di scagliare il Drive tra le 300 e 305 yard, superando lo swing potente di papà.

“Ha talento, ha il fuco dentro” dice Daly Sr. “Vedremo durante e dopo il College la trasformazione ma per ora ci vedo qualcosa di molto intrigante in lui, sia nel movimento che nell’atteggiamento sul percorso. Colpisce la palla in centro al bastone da quando ha 8 anni”

Vedremo, di sicuro tiferò per “Little John” perché non ci sono così tante famiglie rock nel golf come la famiglia Daly. Alti e bassi, fasi negative e spesso cattivi esempi ma per ogni Batman c’è sempre un Joker, altrimenti il gioco non vale la candela.

Si, Little John fa già meno di suo padre in campo, giocano dagli stessi tee di partenza quando si allenano e non si sono mai dati un putt a vicenda.

Golf ‘n Roll… Daly Style.

 

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