In molti si chiedono come abbia fatto Lee Westwood a far resuscitare una carriera che sembrava ormai arrivata al capolinea.

Il merito a sentire il giocatore è da attribuire sicuramente al suo mental coach Ben Davis che è riuscito a ricordare a Westwood il motivo per il quale gioca a golf: l’amore indissolubile per questo sport e la fortuna che ha nell’unire passione e lavoro. Lee ha dichiarato che da quando lavora con lo psicologo non perde più la calma, soprattutto sul green e questo non fa che aumentare il suo rendimento.
L’inglese è da 26 anni sull’European Tour e il suo swing è sempre rimasto lo stesso. Quello che è cambiato è il suo atteggiamento e l’approccio mentale, molto più analitico e meno emotivo.
E i risultati parlano chiaro. A distanza di 24 anni dalla prima vittoria, Westy si è regalato il suo 25° trionfo sull’European Tour e il 44° in carriera.

L’uomo dei record

All’età di 46 anni, l’inglese è il più vecchio vincitore di un torneo della Rolex Series. Ma i record infranti questa settimana non sono finiti.
Nell’Abu Dhabi HSBC Championship è anche stato il migliore giocatore dal tee con 70% dei fairway presi e tra i primi quattro nei green raggiunti in regulation. Questo gli ha permesso di segnare 22 birdie in quattro giri e appena cinque bogey.
Con la vittoria di Abu Dhabi, inoltre diventa il terzo giocatore, dopo Mark McNulty e Des Smyth, a vincere sul circuito europeo in quattro diversi decenni.
Non solo, Westwood diventa anche il quarto inglese a sollevare il trofeo dopo Paul Casey (2007, 2009), Robert Rock (2012) e Fleetwood (2017, 2018), oltre a saltare in cima alla classifica della Race to Dubai con 1.165 punti.

Obiettivo Ryder Cup

Ora nel mirino di Westwood c’è la qualificazione alla Ryder Cup di Whistling Straits.
Con nove edizioni giocate (sette vinte e due perse), e una vinta come vice capitano nel 2018, Westy punta alla partecipazione numero 11 con un occhio proiettato alla biennale sfida Roma 2022 che, a detta di molti, lo vedrebbe come capitano della compagine europea.
Intanto con questa vittoria scala ben 34 posizioni nell’ordine di merito mondiale arrivando alla 29esima posizione in classifica.
La corsa alla Ryder è ancora lunga, a settembre in occasione del BMW PGA Championship a Wentworth si scoprirà chi volerà in America e, nel frattempo, Westwood si gode il momento con tanto di selfie “alticcio” post vittoria!