L’Open Championship sta per consegnare un insolito record a Lee Westwod. Il grande campione inglese entra così definitivamente nella storia del golf e dei suoi grandi numeri, anche se forse ne avrebbe volentieri fatto a meno.

Infatti non capita spesso nello sport di battere un record perdendo. Ed è quello che dovrebbe succedere domani, al termine dell’edizione numero 140 dell’Open che si sta disputando sul percorso del Royal St. George’s. All’inizio della stagione 2021, il 48enne ex numero uno delle classifiche mondiali aveva giocato in 84 major senza vincerne nessuno. E si trovava solo tre lunghezze dietro Jay Haas, che ne aveva disputati 87 senza la gioia di alzare la coppa del primo in classifica. Dopo non aver passato il taglio al Masters ed essere finito 71° al PGA Championship e 46° allo U.S. Open, il campione di Worksop ha così affiancato Jay Haas in cima a questa classifica dei “non vincitori”.

All’inizio del weekend dell’Open Championship al Royal St George’s, Lee si trova al 31° posto, a -2, con nove colpi di distanza da Louis Oosthuisen. Sembra perciò perlomeno improbabile che possa riuscire nell’impresa di non essere il giocatore che nella storia del golf ha giocato più major senza conquistarne nessuno. Nel suo palmarès figurano comunque ben 18 piazzamenti nei major fra i primi 10, fra cui tre secondi e cinque terzi posti. E quest’anno, alla tenera età di 48 anni può esibire due piazze d’onore a Bay Hill e ai Players, che dimostrano come, nel fine settimana giusto, Westy è ancora in grado di competere con i big mondiali.

Lee sarebbe comunque il miglior giocatore di sempre, risultati alla mano, a non essere mai riuscito ad aggiudicarsi uno dei quattro tornei dello slam. Gli fa buona compagnia Colin Montgomerie, vincitore dovunque e miglior europeo per anni, che non è andato oltre cinque secondi posti in 75 apparizioni ai major.

Tra Europa e Asia, Westwood ha vinto sui tour 37 volte, Montgomerie 35. Westwood si è imposto due volte anche sul PGA Tour, mentre Monty non è mai riuscito a sfondare in America. Lee ha conquistato 23 punti Ryder Cup nella sua carriera, Colin 23½. Westwood ha trascorso 22 settimane come giocatore di golf n. 1 al mondo, Montgomerie invece si è fermato alla posizione numero due mancando spesso il sorpasso per un nonnulla.

Eppure, c’è un rovescio della medaglia nel record di Westwood. Puoi chiamarla eccellenza prolungata, resilienza, ed è un aspetto crudele dello sport che queste qualità servono solo a evidenziare. Se avesse giocato in 10 major, fosse svanito e non si fosse più sentito parlare di lui, nessuno ne parlerebbe. Per cui, in ogni caso, complimenti Westy!