Incontriamo in Giappone, in occasione del Challenge Japan Skin Game, il Presidente e General Manager del gruppo Discovery Golf Alex Kaplan, l’uomo che ha acquistato per 12 anni i diritti del nostro sport per la nuova piattaforma GOLFTV.

Squilla il telefono durante la Pro-am dell’Open d’Italia all’Olgiata. È un numero che non conosco ma sento buone vibrazioni e rispondo.

Dall’altra parte dello smartphone trovo Adriano Baioni, Corporate & Sport Communication Senior Manager di Discovery Italia.

Adriano è svelto e va subito al punto, mi offre una possibilità imperdibile: andare in Giappone a vedere The Challenge Japan Skin Game dove Tiger Woods, testimonial GOLFTV, proverà a battere Jason Day, Rory McIlroy e Hideki Matsuyama sul percorso dell’Accordia Narashino Country Club a Chiba, vicino a Tokio.

Con l’occasione potrò incontrare Alex Kaplan, ‘deus ex machina’ di tutto il progetto GOLFTV, un uomo capace di firmare, per il gruppo Discovery Golf, i diritti del Pga Tour americano per ben 12 anni. In poche parole l’uomo che sta rivoluzionando il golf in televisione.

Non rispondo nemmeno di sì, presento, via whatsapp, il mio passaporto.

Il tutto mentre preparo nella valigia il kit da giornalista assalitore con telecamere, microfoni, computer e faccia tosta.


Presidente, iniziamo con i complimenti per la nuova sfida mondiale GOLFTV. Ci può dire da dove ha preso le mosse questa idea?

“Quando abbiamo lanciato il progetto abbiamo pensato che con un nuovo format si potesse ingaggiare un numero superiore di fan. Ma per nuovo modo di vedere il golf non intendo solo lo streaming su internet, abbiamo anche pensato a creare nuove gare come quella dove ci troviamo oggi The Challenge Japan Skin Game. GOLFTV è un progetto più ampio delle dirette sportive”.

GOLFTV quindi come nuovo concetto di Golf?

“Esatto, un nuovo brand che possa far divertire i golfisti di tutto il mondo con creatività sul percorso, durante le dirette e con un progetto Internet che vi lascerà senza parole. Vogliamo essere la casa digitale dell’appassionato di questo sport, come Golf & Turismo lo è per i giocatori italiani”.

Perché Discovery ha voluto iniziare una rivoluzione digitale proprio con il golf?

“Il golf scorre nelle nostre vene ma il segreto è semplice. Ogni golfista non tifa solo per un giocatore, non succede come nel calcio con la propria squadra del cuore. Abbiamo scelto questo sport individuale perché riesce a entrare nel cuore dei tifosi con molti suoi protagonisti e questo supera le barriere e i confini”.

Amo i progetti verticali sul Golf, da sempre. Crede che la specializzazione così mirata sia il futuro?

“Credo che si stia vivendo un’epoca molto intima e personale sulla fruizione dei contenuti. Il mercato degli smartphone, con la sua individualità ci ha insegnato come gli utenti vogliano approfondire in maniera assoluta le loro passioni. Ecco perché parliamo solo di golf con questo progetto ed attraverso gli strumenti di diffusione preferiti da tutti noi”.

Quindi la portabilità di GOLFTV per voi è fondamentale? Le dico che i ragazzi ci seguono dai banchi di scuola (si poteva scrivere?) e i professionisti dal posto di lavoro.

“Ho visto anche amateur giocare in campo con GOLFTV in diretta sui cart! Quando è successo ho esclamato “Ecco, ci siamo”.

Avete Tiger Woods come ambassador e il nostro azzurro Francesco Molinari. Ci saranno altri testimonial in futuro?

“Ci stiamo pensando, siamo partiti con questi due atleti perché riescono a mettere d’accordo tutti i fan. Per Tiger è facile pensarlo, è probabilmente il migliore di sempre. Per Francesco, beh, chi non vorrebbe colpire la palla come lui? Intanto andate nei contenuti speciali e godetevi le lezioni di Woods, sono deliziose”.

Una domanda personale, lei gioca a Golf? Magari è un professionista e ci sta nascondendo qualcosa?

“Certo che gioco ma sono lontano dal talento dei giocatori che vediamo su GOLFTV. Spesso gioco per lavoro mentre proviamo a chiudere qualche contratto interessante. Ma ti prego, non venire mai a filmarmi in campo, sono timido (ride)…”.

Alex, chi sono i suoi giocatori preferiti, escludendo Francesco Molinari…

“Come faccio a non rispondere Chicco davanti ad un suo fan e amico? A parte gli scherzi mi piacciono i giocatori che riescono a funzionare dentro e fuori dal campo. Mi piace che si faccia sempre show, il golf è bello anche fuori dal percorso”.

Ci può raccontare un segreto di GOLFTV e come diventerà questa piattaforma tra cinque anni?

“La seconda domanda è più semplice, fra cinque anni sarà completamente differente da quello che stiamo vedendo. Prima di tutto saremo praticamente su tutti i mercati, come sai di anno in anno si aggiungono i paesi che hanno firmato con noi. E poi su questa piattaforma si potranno prenotare i tee time, comprare attrezzatura e perché no avere una lezione di putt dopo aver visto un errore in diretta proprio su quel colpo, ti piace?”.

Come faccio a rispondere di no? Però non mi ha detto nessun segreto, non posso tornare in Italia da Tokio senza una chicca delle mie, non sarei credibile…

“Il segreto? Siamo un neonato in culla, ma un bambino che impara in fretta. Hai visto questo Skin Game con i microfoni accesi per i dialoghi dei giocatori? Ecco, il futuro andrà in questa direzione”.

Presidente, una curiosità, le tremava la mano quando ha firmato per 12 anni di diritti mondiali di golf? Io solo a pensarci sudo tre camicie…

“Io? Ho firmato io? Non ricordo, aspetta, forse si. Ero felicissimo, ma non ti dico più di questo, sei troppo curioso”.

Lo sa che sta cambiando modo di vedere il golf nel mondo?

“È un investimento e posso immaginare un po’ di incredulità soprattutto nelle persone più abituate a vedere il golf sulla TV tradizionale. Ma abbiamo già i dati, chi scegli di vedere il Golf su GOLFTV passa più tempo a godere del contenuto, si perde meno tornei e c’è una fidelizzazione senza precedenti”.

Mr. Kaplan, posso invitarla a Roma per la Ryder Cup nel 2002 a Roma?

“Quella che trasmetteremo su GOFLTV intendi? Affare fatto ma penso di venire prima sia per godere del vostro paese che per parlare del nostro progetto in Italia. Siete in tanti a seguirci e la Nazione, in assoluto, che ha risposto con maggiore forza al nostro sforzo tecnologico. Siete un paese di menti brillanti, era ovvio che foste incuriositi da questa grande novità”.

Grazie mille per questo viaggio stampa, occasione unica per parlare del futuro del golf in TV e momento magico per il selfie con Tiger Woods.

“Ho visto, complimenti. Ma volevo chiederti una cosa, tu commenti per noi in Italia, giusto?”.

Si… (panico)

“E come mai abbiamo scelto un pazzo così?” (mentre si gira verso l’assistente)

Non lo so Presidente, non lo so davvero… Ma in Italia, tra pazzi, si va d’accordo… anche nel golf.