Immagina di essere Roy McAvoy, il protagonista interpretato da Kevin Costner nel film Tin Cup, essere alla 18 dello U.S. Open e decidere, come nel film, se fare un lay-up per poi avere un comodo approccio e probabilmente vincere il torneo o tirare all’asta, colpo quasi impossibile ma che pensi di avere nelle mani.

Cosa ti suggerirebbe il tuo caddie-filosofo? Se fosse Aristotele consiglierebbe di esercitare la virtù, ovvero la ricerca del ‘giusto mezzo’ fra estreme passioni

La virtù per i greci equivale all’eccellenza e per Aristotele, lo scrive nel suo trattato noto come Etica Nicomachea, l’essere umano eccellente è caratterizzato dalla disposizione a comportarsi nel modo giusto ovvero in mezzo tra gli estremi di mancanza ed eccesso, che sono vizi. Perciò, ad esempio, il coraggio è una virtù che si contrappone ai vizi della codardia, perché il codardo subirà una paura eccessiva di fronte al pericolo, e della temerarietà, perché l’avventato non valuterà adeguatamente il pericolo. Ogni virtù, quindi, non ha un contrario ma due: uno per mancanza, l’altro per eccesso.

Aristotele elenca una serie di virtù con i loro contrari in diversi ambiti della vita, ad esempio: la generosità, cui si contrappongono l’avarizia e la prodigalità; modestia contrapposta a timidezza e spudoratezza oppure mitezza contrapposta a irascibilità e indolenza.

Per Aristotele le virtù morali non si imparano studiandole su qualche libro di testo ma bensì applicandole e affinandole con la pratica e l’abitudine. Possiamo diventare più coraggiosi solo cercando di affrontare le nostre paure e possiamo diventare più pazienti solo prendendo l’abitudine di controllare la nostra rabbia. Essere virtuosi è un’abitudine, non un conformarsi alle norme per vantaggio o paura della punizione. Aristotele addirittura sostiene che una persona veramente virtuosa sarà naturalmente incline a comportarsi in modo appropriato e non avrà bisogno di regole.

Quale posto migliore per diventare virtuosi se non un campo da golf?

Cosa c’è di meglio che praticare uno sport che ha tra le proprie prime regole (la regola 1.2, che senz’altro conosci): “Tutti i giocatori sono tenuti a giocare nello spirito del gioco”. Nel golf prima ancora di applicare le regole ci viene chiesto di assumere un abito mentale tale per il quale sappiamo cosa è appropriato fare. Cioè ci chiedono di diventare virtuosi.

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