Forse non tutti i golfisti di oggi sanno chi è Harry Shapland Colt. Nella più celebre classifica dei migliori campi del mondo extra U.S.A., stilata da Golf Digest, rivista e sito americani numero uno in assoluto, il fuoriclasse inglese divide il primo posto negli architetti con il connazionale Martin Hawtree. Ma se le differenze fra i due sono a dir poco “epocali” (Colt nacque nel 1869 e morì nel 1951, Hawtree è del 1947), è abbastanza interessante il loro rapporto a distanza. Il secondo infatti in molti casi ha effettuato lavori di aggiornamento proprio sui capolavori di Colt.

Cresciuto a Highgate, sobborgo a nord di Londra, è stato protagonista in oltre 300 golf nel mondo. Fra questi 115 quelli che portano la sua firma. A cominciare dal New Course del celebre ed esclusivo circolo londinese di Sunningdale, del quale fu segretario dal 1901 al 1913. In totale, fra i primi 100 campi fuori dagli Stati Uniti, Colt può esibire il suo nome su ben 13 percorsi (sei originali e sette rimodellati). Fra questi addirittura quattro (su nove) campi della rota dell’Open Championship: Muirfield, Royal Portrush (sede nel 2018), Royal St. George’s (scelto per quest’anno) e Royal Liverpool.

Lo straordinario capolavoro di Pine Valley

In aggiunta è anche primo assoluto negli States. È stato lui infatti che, nel 1918, insieme a George Crump, ha messo il suo sigillo su uno fantastico gioiello come Pine Valley. Il privatissimo campo newyorkese ogni stagione contende all’Augusta National il titolo. Ma è molto meno conosciuto perché, a parte il fatto comune di essere altrettanto esclusivo, non ospita mai tornei professionistici di rilievo.

Giocatore di discreto livello, Colt ha partecipato due volte all’Open Championship e preso parte a molti Amateur Championship britannici. A Cambridge, dove si laureò in legge, nel 1890 venne eletto capitano del golf club universitario. Sette anni dopo fu fra i i fondatori del Rules of Golf Committee del Royal & Ancient.

Primo architetto britannico di valore assoluto senza essere stato un giocatore professionista, dopo aver lasciato Sunningdale aprì con Alison e Morrison uno studio per disegnare i campi di golf. Un evento senza precedenti, che vide coinvolti i tre soci in progetti che andavano ben olte i confini britannici. In quel periodo infatti realizzarono percorsi in Nuova Zelanda e Giappone, oltre che in Europa, negli Stati Uniti e in Canada.

I 13 percorsi top di Harry S. Colt fuori dagli U.S.A.

“La maggioranza dei giocatori – ha scritto Colt come compendio del suo lavoro – vuole chiudere la buca con due putt, se sul green fa due buoni colpi. Hanno bisogno di incontrare qualche difficoltà, per non cancellare tutto il piacere che deriva dal raggiungere un successo. Per cui un green perfettamente piatto non li può soddisfare. D’altra parte, se sei riuscito a superare i bunker e approdi in green, non sei troppo contento di trovare sorprese sgradevoli. Il risultato ideale si raggiunge a metà strada fra i due opposti.”

Qui di seguito i 13 campi che Golf Digest inserisce fra i top 100 al di fuori degli Stati Uniti e che portano il marchio di Harry S. Colt

1 –MUIRFIELD, Gullane (Scozia), numero 3 della classifica. Ridisegnato nel 1911.

2 – ROYAL PORTRUSH, Portrush (Irlanda del Nord), numero 8. Ridisegnato nel 1933.

3 – SUNNINGDALE OLD, Sunningdale (Inghilterra), numero 15. Ridisegnato nel 1922.

4 – ROYAL ST GEORGE’S, Sandwich (Inghilterra), numero 28. Ridisegnato nel 1914.

5 – SWIRLEY FOREST, Ascot (Inghilterra), numero 29. Progettato nel 1911.

6 – ROYAL PORTCAWL, Rest Bay, Porthcawl (Galles), numero 30. Ridisegnato nel 1919.

7 – SUNNINGDALE NEW, Sunningdale (Inghilterra), numero 35. Progettato nel 1923.

8 – ST GEORGE’S HILL, Weybridge (Inghilterra), numero 41. Progettato nel 1913.

9 – RYE, Rye (Inghilterra), numero 45. Progettato nel 1894.

10 –HAMILTON, Ancaster (Ontario, Canada), numero 55. Progettato nel 1915.

11 – ROYAL LYTHAM & ST ANNES, Lytham & St Annes (Inghilterra) numero 57. Ridisegnato nel 1923.

12 – WOODHALL, Calverlay (Inghilterra), numero 60. Progetto seconde 9 (per le prime disegno di Harry Vardon).

13 – ROYAL LIVERPOOL, Hoylake (Inghilterra), numero 81. Ridisegnato nel 1920.