Una bella notizia per i turismo golfistico italiano. Sarà Roma a ospitare nel 2022 l’IGTM (International Golf Travel Market). L’importante evento, considerato una vera e propria borsa del turismo legato al golf in tutto il mondo, si svolgerà nella Capitale dal 17 al 20 ottobre. L’organizzazione sarà distribuita tra i Padiglioni della Nuova Fiera Roma, lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel e gli Studi di Cinecittà.

L’annuncio ufficiale è avvenuto in occasione della serata di gala che si è svolta a Newport, nel Galles, atto conclusivo dell’IGTM 2021. Centro del convegno il Celtic Manor, lo splendido resort che ha ospitato la Ryder Cup nel 2010. Quello dell’IGTM a Roma rappresenta una tappa importante lungo il percorso verso la Ryder Cup 2023, in programma nel 2023 al Marco Simone.

L’acquisizione dell’organizzazione rappresenta un’occasione molto rilevante per le politiche di rilancio del turismo promosse dalla Regione Lazio. La vittoria è il risultato di un lavoro di squadra, che ha coinvolto il Convention Bureau di Roma e Lazio, Fiera Roma ed ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo). Il tutto naturalmente con il placet della Federgolf.

Un importante protagonista di questo successo è senz’altro Giorgio Palmucci, attuale presidente dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo. Profondo conoscitore del golf grazie ai suoi pregressi incarichi di lavoro, a cominciare da quando era il numero uno di Club Med in Italia, sa quello che il nostro sport significa quando parliamo di viaggi e vacanze sportive.

“Il turismo golfistico è’ un settore competitivo che contribuisce al posizionamento dell’Italia nello scenario internazionale. L’IGTM ha già dimostrato di contribuire ad accrescere il PIL turistico dei Paesi ospitanti. È destinato a crescere di oltre cinque miliardi di dollari nel periodo 2020-2024, post COVID-19”” ha dichiarato Palmucci.

Da ricordare che, nonostante uno sviluppo che potrebbe essere molto superiore, il golf e’ al quinto posto tra gli sport commercializzati sui mercati del turismo verso l’Italia (14,4%) dopo ciclismo (36,1%), sci (25,8%), trekking (24,7%) e calcio. Sono in media 1,8 milioni le presenze legate al turismo golfistico, nelle passate stagioni.