Spesso ci si domanda come si faccia a diventare dei veri appassionati di golf nonostante la frustrazione che a volte questo sport ci riserva.

Regole ferree, movimento innaturale del corpo, difficoltà nel colpire la pallina, etichetta rigida… Possono essere tutti atti intimidatori per chi si vuole avvicinarsi al golf.

Deve per forza esserci qualche formula magica che ci spinga ad allenarci e continuare a giocare nonostante, a volte, i risultati non siano certo quelli che ci siamo immaginati.

A questa domanda interviene nientemeno che Dustin Johnson, il numero uno del mondo la cui calma e pacatezza sono diventate il suo marchio di fabbrica.
Nulla sembra turbarlo. Che faccia birdie o doppio bogey la sua clama zen gli permette di proseguire senza particolari conseguenze.

Il consiglio di DJ? “Non stressati per un brutto colpo”

“Sono il miglior giocatore del mondo e a volte ho colpito la pallina nel modo peggiore che uno possa immaginare. Ma questo non mi impedisce di poter realizzare ugualmente il par. Vado sulla mia pallina e la colpisco di nuovo. Il segreto sta proprio in questo: saper gestire i brutti colpi e non lasciare che essi ti infastidiscano a tal punto da compromettere il tuo risultato”.

L’obiettivo, come dice Dustin Johnson, è scuotere la mente e impedire che i brutti colpi diventino la tua frustrazione. Ci saranno ovviamente momenti in cui saremo infastiditi. In un giro canonico di 18 buche anche i giocatori più forti commettono diversi errori. Ma gestirli e andare avanti aiuterà ad accettare il golf, definito da DJ “un gioco di errori”.

“Ovviamente adoro questo sport, non potrei farne a meno anche se a volte è molto avvilente e inappagante. Ma questo fa parte del gioco e penso che sia uno dei motivi per cui lo amo così tanto. La perfezione nel golf non esiste, non importa quanto tu possa essere bravo perché ci sarà sempre qualcosa da migliorare”.

Quindi ascoltiamo tutti DJ. Accettiamo il nostro golf così com’è accogliendo gli errori che inevitabilmente si faranno. Troviamo la forza di cancellare il brutto colpo e andare al successivo realizzando che tutto ciò fa parte di questo magico contesto che noi chiamiamo golf.