Per migliorare il vostro gioco, la prima cosa da sistemare è sicuramente lo swing, ma anche nuovi bastoni. Possono sicuramente dare una mano ad avere più fiducia nei propri mezzi. E per farvi aiutare, siete disposti ad acoltare qualunque consiglio o sfogliare cataloghi su cataloghi, su carta o sulle pagine di internet.

Alla fine, però, di fronte a moltissime proposte di ottimo livello, vi accorgerete che acquistare l’attrezzatura ideale non è proprio così facile. Per darvi una mano, abbiamo preparato alcune regole semplici che vi consigliamo di seguire quando pensate a nuovi acquisti.

Qual è il vostro livello di gioco?

È fondamentale un bell’esame di coscienza. Su una cosa siamo tutti d’accordo: nessuno di noi è Dustin Johnson o Rory McIlroy per cui abbiamo bisogno di bastoni adatti alle nostre capacità e non a quelle di un fuoriclasse. E anche fra i giocatori dilettanti, quelli che abitualmente giocano sotto gli 80 colpi sono una ridotta minoranza, ben meno del 5 per cento. E visto che ogni golfista dovrebbe ricercare un’attrezzatura adeguata al proprio livello di gioco, cercate di non barare. Non essere onesti con voi stessi potrebbe essere davvero controproducente, oltre che – spesso – inutilmente costoso.

Principianti – Se siete all’inizio della vostra “carriera” golfistica, cercate di… limitare i danni, evitando un’attrezzatura troppo completa o impegnativa.  Per esempio, è inutile pensare per il momento a un programma di fitting, visto che non sapete ancora quale sia realmente il vostro swing.

Nel set di bastoni dovrebbero esserci due o tre legni (driver con loft da 10 a 13 gradi, più un 3, un 5 o un 7). Per quanto riguarda i ferri, 5, 7 e 9 potrebbero essere sufficienti, con l’aggiunta di un pitch e di un sand wedge. E anche il ferro 5 si potrebbe sostituire con un ibrido dalle prestazioni simili. Questo non vuole dire che sia indispensabile acquistare un mezzo set di ferri, ma soltanto che conviene all’inizio portarsi dietro solo una parte dei bastoni.

La scelta deve naturalmente cadere su attrezzi con facce ampie, suola larga, peso perimetrale e, soprattutto, studiati per perdonare al massimo gli errori. In altre parole, quelli che vengono inseriti nella categoria dei cosiddetti bastoni “Super” o “Maximum Game-Improvement”.

Livello medio – Questa fascia rappresenta la stragrande maggioranza dei giocatori di golf, che hanno un handicap fino al fatidico confine del “one digit”, cioè l’hcp a una sola cifra. Visto il numero dei golfisti in questo segmento, anche le Case dedicano particolare attenzione agli appassionati di livello medio, con numerosi modelli in grado di soddisfare le loro esigenze. Siamo sempre davanti a bastoni che puntano in primo luogo sul contenimento delle conseguenze derivanti da errori nell’impatto. A voi il compito di provarne più di un tipo mettendoli a confronto e scegliendo poi quello che vi dà maggiore sicurezza. E per i più evoluti, una bella seduta di club fitting potrebbe essere l’idea giusta.

Esperti – Per gli handicap più bassi, la precisione diventa un imperativo categorico, senza però dimenticare la facilità e l’aiuto dei bastoni nel perdonare gli errori. Parlando di ferri, è quasi inevitabile pensare a modelli più tradizionali con un disegno a lama (blade), anche se è corretto puntare su questi bastoni solo dopo averli confrontati con quelli che già utilizzate e che magari sono meno precisi ma più semplici da controllare. Un must la verifica in campo pratica per il fitting.

Sapete quali bastoni vi servono davvero?

La configurazione standard di un set qualche anno fa parlava di tre legni (driver compreso) e otto ferri. Le cose però sono cambiate da tempo. Molti giocatori medi usano shaft troppo rigidi e sono costretti a litigare di frequente con i propri bastoni. Potete deciderlo in modo abbastanza facile durante una seduta di fitting oppure verificando se riuscite o meno a sentire la posizione della testa del bastone durante lo swing. Se state giocando degli X-stiff (shaft ultrarigidi), quasi certamente fareste meglio a cambiarli con altri più flessibili.

Messi in soffitta da tempo i ferri 1 e 2, per molti sono stati raggiunti anche dal 3 e dal 4. Al posto di questi bastoni difficili da gestire per i giocatori medi da tempo hanno grande successo gli ibridi o legni con loft elevato. Non vi costringeranno a cambiare il vostro swing, ma vi daranno prestazioni eccellenti e grande facilità di utilizzo.

Meglio grande?

Il motivo per cui quasi tutti i driver sfruttano al massimo le specifiche (460 cc) consentite da R&A e USGA per la dimensione della testa risiede nel fatto che consentono un maggiore momento di inerzia, caratteristica che poi si traduce in una maggiore facilità e minori disastri per colpi non perfettamente centrati. Per realizzare una testa di quel volume è inoltre inevitabile l’utilizzo di materiali speciali, come il titanio, che vuol dire trasferimento ideale della spinta generata dalla testa del bastone sulla pallina, sfruttando il cosiddetto “effetto trampolino”.

E questo significa maggiore distanza. Bisogna comunque considerare il fatto che, al di sopra dei 400 cc, la testa potrebbe diventare troppo ingombrante, per cui è fondamentale il suo disegno aerodinamico. Negli ultimi tempi tutti i maggiori costruttori si sono impegnati parecchio su questo terreno, ottenendo risultati molto interessanti.

Stesso discorso per lo shaft, che di solito esce di fabbrica con uno standard di 45 pollici (114 centimetri circa) di lunghezza. Molti fra i migliori giocatori del mondo hanno scelto lunghezze inferiori (da 44 a 44,5 pollici), ma anche qualche “bombardiere” ha pensato bene di sceglierlo più lungo. Un leggero accorciamento dello shaft (potete anche impugnare il bastone due o tre centimetri più corto) per quasi tutti i golfisti significa maggiore precisione senza perdere lunghezza in modo avvertibile.

Bastoni nuovi: il miglior modo di spendere soldi per un golfista?

Per migliorare il proprio livello di gioco, soprattutto quando si è agli inizi, la cosa migliore è investire in una lezione di golf. Costa molto meno di un driver o di un set nuovo, ma vi aiuterà senz’altro a fare passi avanti. Ricordatevi anche che, per giocare al meglio, è molto utile tenervi in forma, magari con un bell’abbonamento invernale in una palestra. Dopo le lezioni e il fitness, il vostro nuovo driver avrà senz’altro molte più possibilità di darvi una mano a scendere di handicap.

Vero è comunque che il progresso tecnologico avanza in modo costante e sempre più veloce. Il che significa che i vostri bastoni diventano obsoleti in tempi più rapidi. Se avete una sacca con alcuni anni sulle spalle, dovreste senz’altro aggiornarla, perché le differenze tecniche in questo caso sono davvero sensibili. Provare per credere.

Fra una settimana, ci occuperemo invece di palline, launch monitor, ferri per l’approccio, angolo di lie e shaft, per completare le nostre considerazioni su cosa portare in campo.