Anno nuovo, nuovi desideri da esprimere.
Chi di noi non ha accolto il 2022 con la classica lista dei nuovi propositi, quelli che ci promettiamo di fare sempre da gennaio a cominciare dalla dieta e dalla palestra…

Ma parliamo di cose e realizzabili, e dedichiamoci al golf.

Non abbiamo una sfera di cristallo. Non siamo cartomanti e non prevediamo il futuro ma abbiamo voluto stilare la classifica delle cinque cose che vorremmo tanto accadessero quest’anno. Un elenco che parte da quanto accaduto in questi ultimi due anni di difficoltà.

1 – Francesco Molinari di nuovo sulla cresta dell’onda

Questo è forse il desiderio che noi e tutti i grandi appassionati italiani di golf ci auguriamo. Francesco Molinari è ormai l’idolo di grandi e piccoli, l’unico italiano ad aver vinto sul PGA Tour ed esibire nella libreria di casa nientemeno che la Claret Jug. Dopo il 2018, il suo anno d’oro, la decisione di traslocare in America, il Covid, le restrizioni e i problemi alla schiena hanno creato una battuta d’arresto. Nel 2022 qualche buono risultato ma sempre lontano dall’essere “laser Frankie” che ormai tutti conoscono. E oltre al trofeo il desiderio è vederlo in squadra in Ryder Cup, in programma dal 29 settembre 2023 al Marco Simone. Abbiamo voglia di cantare e tifare per l’inossidabile coppia Fleetwood-Molinari.

2 – Tiger, Tiger e ancora Tiger

Nemmeno a dirlo, il ritorno sulla scena golfistica di Tiger Woods è stata una vera boccata d’aria fresca. Vederlo in campo al Masters di aprile 2022, vederlo passare il taglio nonostante la fatica, rivederlo al PGA Championship e all’open Championship con gli occhi lucidi mentre salutava la folla, sono immagini per sempre impresse nelle nostre menti. Tiger però fa fatica, al dolore alla gamba non gli lascia tregua e lo ha costretto a ritirarsi alla vigilia dell’Hero World Challenge.
Il nostro augurio è di poterlo rivedere camminare senza dolori e salire sul tee della 1 con quel sorriso al quale ormai ci ha abituati.

3 – Rory McIlory nuovo campione Masters

Non c’è edizione del Masters senza che si dichiari Rory McIlory come grande favorito del torneo.
Saremo anche di parte e grandi fan ma se davvero ad aprile il nordirlandese riuscisse ad indossare la tanto agognata Giacca Verde, sarebbe un vero regalo per tutto il golf mondiale.
A Rory manca solo questo major per completare il suo Grande Slam ma sembra proprio che Augusta sia un osso duro da sconfiggere. Indimenticabile la debacle del 2009 quando con quattro colpi di vantaggio, ha buttato all’aria la vittoria chiudendo il quarto giro con un devastante 80.

4 – La vittoria europea in Ryder Cup

A fine settembre gli occhi del mondo saranno tutti su Roma per l’attesissima 44esima edizione della Ryder Cup. Il Marco Simone si appresta a ospitare la biennale sfida tra Europa e Stati Uniti orfana purtroppo di importanti nomi che hanno deciso di abbracciare il LIV Golf. Ma a parte questo, noi tutti saremo lì, sulle tribune della 1 a cantare a squarciagola per i nostri 12 europei che avranno l’arduo compito di riportare la Coppa d’oro a casa.

5 – Matteo Manassero torna sull’European Tour

Matteo Manassero è stato l’enfant prodige del golf italiano, il più giovane vincitore nella storia dell’European Tour. Il ragazzo dei record che da Negrar, un paesino sul Lago di Garda, è passato a solcare i fairway più importanti del mondo. Poi, il blackout. Una serie infinita di tagli mancati e la perdita della carta sul Tour maggiore.
Dopo anni difficili eccolo di nuovo protagonista come ai bei tempi, forte della convinzione di aver ritrovato gioco e morale, pronto a tornare là dove solo poco tempo fa era uno degli attori principali, l’European Tour. L’anno scorso ha mancato di poco la conquista della carta e quello che gli auguriamo e di potercela fare quest’anno.

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